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Spinta sul turismo domestico con il portale iorestoinitalia.org

La ripresa del turismo italiano potrebbe passare anche da un nuovo motore di ricerca: si chiama www.iorestoinitalia.org ed è un’iniziativa privata, aperta a tutti, di carattere non commerciale e nata per sostenere il settore a seguito della situazione di crisi economica e sociale prodotta dalle misure restrittive attuate per fronteggiare l’emergenza Covid-19.

Un sito che chiama a raccolta operatori e imprenditori. Quattro i punti cardine del manifesto esposto sulla homepage: favorire la ripresa del turismo domestico, far conoscere le bellezze italiane agli italiani, promuovere la cultura e le tradizioni enogastronomiche del nostro Paese, dare visibilità alle storie ed esperienze di successo.

«Vogliamo che ci sia veramente una Pasqua del turismo, una resurrezione del comparto. Attraverso il contributo di tutti – così esordisce Gabriele Gneri, consulente turistico e albergatore con una struttura ricettiva sul lago di Misurina, che insieme ad altri colleghi a fine marzo ha aperto il portale sostenuto anche da Andrea Babbi, già direttore dell’Enit – Siamo partiti, come tutti, dal presupposto che il settore ripartirà solo grazie al traffico turistico nazionale e allora abbiamo impostato il presidio online su due direttrici: la prima è quella della progettualità, con l’obiettivo di condividere una nuova modalità di pensare al turismo; uno dei primi punti chiave sarà il coinvolgimento degli stessi dipendenti delle imprese. La seconda direttrice è quella puramente promozionale, ovvero raccontare le bellezze italiane magari anche attraverso dei testimonial di alto profilo».

Lo slogan che accompagnerà questa operazione fino alla sua piena operatività è #iorestoinitalia. Gneri si è detto felicemente sorpreso dall’immediato seguito che ha avuto il sito, partito con una quarantina di imprenditori e operatori del centro-nord Italia, che ora è arrivato a contare oltre 300 partecipanti attivi che inoltrano idee di marketing, progetti di rilancio e altri preziosi contributi.

«In una sola settimana abbiamo raccolto oltre 50 proposte articolate su come muoversi e organizzarsi: in prevalenza sono incentraste sulle modalità della ripartenza, con la priorità di contare sulla liquidità, sulla gestione dei collaboratori, la gestione dei fidi e l’accesso a nuovo credito per ristrutturare e riqualificare le strutture. Stiamo lavorando a una revisione dei modelli di business con strategie diversificate a seconda del territorio, ma con l’idea comune di innovare anche i rapporti tra operatori, albergatori, proprietari di strutture e sistema bancario. Nelle prossime settimane, dopo una serie di videoconferenze che stiamo già organizzando quasi ogni giorno, avremo idee più chiare che pubblicheremo sul sito per condividerle con tutti i colleghi della filiera turistica».

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