DoveVivo, come cambiano le esigenze per l’ospitalità short term
Alla terza edizione dell’Hospitality Forum organizzato da Castello Sgr e Scenari Immobiliari c’era anche DoveVivo, la coliving company più grande d’Europa con oltre 1.500 immobili gestiti e 8.000 posti letto in 15 città europee.
Si è parlato di diversi temi legati al settore dell’ospitalità: dagli aspetti da cui ripartire dopo gli effetti della crisi pandemica, fino al focus sul rinnovato interesse degli investitori nel settore dello short term in Italia.
«Ritengo che il mercato dell’ospitalità di breve periodo sarà soggetto a cambiamenti importanti nel corso dei prossimi anni – ha detto Valerio Fonseca, cofounder e ceo di DoveVivo – La domanda, che sento ogni giorno più forte, è quella di un pubblico che desidera viaggiare e scoprire nuove città senza perdere il calore e il confort della casa, di una soluzione abitativa anche di breve periodo di grande qualità, unità a un’ampia offerta di servizi. Non più quindi la classica stanza d’albergo ma uno spazio accogliente e funzionale».
Secondo Fonseca è necessario quindi «creare formule alternative rispetto alla classica modalità di soggiorno offerta dagli hotel tradizionali che, in alcuni casi, soffrono la mancanza di risorse, di esperienza e di competenze che permetterebbero loro di alzare notevolmente lo standard delle soluzioni proposte».
Il ceo è convinto che, come avviene dopo un periodo di crisi, «il mercato tenderà a favorire i grandi player, solidi e strutturati, capaci di grandi investimenti e di industrializzare un’offerta sempre più ibrida, fatta di soluzioni di medio/lungo periodo accanto a proposte short term».
DoveVivo, guidato da questa consapevolezza e dalla decennale esperienza nel settore, «guarda all’evoluzione del mercato puntando all’ampliamento delle sue soluzioni, a una costante crescita nazionale e internazionale e al miglioramento del suo prodotto in termini di qualità e servizi proposti», ha concluso Fonseca.