Nonostante la pandemia, Dubai ha segnato buone performance nel turismo con 3,7 milioni di pernottamenti da luglio 2020 a maggio 2021, e più di 1,7 milioni di arrivi soltanto nel periodo tra luglio e dicembre 2020 dai mercati aperti.
A commento di questi risultati Hamdan bin Mohammed bin Rashid Al Maktoum, principe ereditario di Dubai e presidente del consiglio esecutivo, ha dichiarato: «I nuovi dati rivelano che la ripresa del turismo di Dubai sta accelerando nonostante le attuali sfide affrontate dai mercati internazionali. Il crescente slancio della ripresa non riflette solo i punti di forza fondamentali del settore turistico di Dubai e la diversità dei suoi mercati di origine, ma anche la resilienza e l’agilità economica dell’emirato di fronte a un ambiente globale in rapida fluttuazione».
Nell’analizzare l’andamento dell’ultimo periodo certificato, il Dubai Tourism ha rilevato che le restrizioni di viaggio nei principali mercati di origine tradizionali hanno indubbiamente influenzato la performance complessiva del settore durante lo scorso anno, ma capisaldi come India e Regno Unito hanno mantenuto il loro predominio attestandosi tra i primi cinque generatori di traffico durante questo periodo, insieme a Russia, Pakistan ed Egitto.
L’evoluzione del panorama dei viaggi ha fatto pure emergere alcune performance degne di nota da altri mercati secondari ed emergenti, in particolare i Paesi della CSI come il Kazakistan e l’Ucraina, e i mercati dell’Africa orientale, l’Etiopia e il Sudan, che hanno tutti mostrato un forte potenziale di crescita affermandosi tra i primi 15 mercati di origine di Dubai da quando ha riaperto le sue porte ai viaggiatori globali.
Ora la strategia di recupero si sta rivelando cruciale nel rinvigorire il mercato dell’ospitalità nazionale nel maggio 2020, preparando il terreno per il ritorno dei visitatori internazionali in città nel luglio 2020. La domanda latente di staycation tra i residenti degli Emirati Arabi Uniti, sia emiratini che espatriati di oltre 200 nazionalità, ha guidato la crescita del turismo con un’occupazione alberghiera che è aumentata significativamente dal 35% nel luglio 2020 al 58% nel maggio 2021.
L’occupazione degli hotel a Dubai ha raggiunto il picco a dicembre 2020 (69%) e a gennaio 2021 (66%), con la città al secondo posto a livello globale in termini di occupazione dopo Singapore e davanti a Parigi e Londra.