by Redazione | 14 Gennaio 2021 7:10
Stop fino a metà febbraio agli spostamenti tra Regioni. Il governo Conte – minato in queste ore dalla crisi provocata da Matteo Renzi – ha approvato la proroga fino al 30 aprile 2021 dello stato d’emergenza, insieme alle nuove misure anti Covid, i cui contenuti erano stati anticipati alle Camere dal ministro della Salute Roberto Speranza.
Ma vediamo nel dettaglio le novità introdotte dal decreto legge validato da Palazzo Chigi e dopo poche ore firmato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Come anticipato anche dal nostro giornale[1], resta in vigore fino al 15 febbraio il divieto già in vigore di ogni spostamento tra Regioni o Province autonome diverse, con l’eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute, oltre al rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Una misura che spegne le speranze di chi, nel turismo, confidava ancora nel business di San Valentino.
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Inoltre, dal 16 gennaio e fino al 5 marzo, è consentito a massimo due persone, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata tra le ore 5.00 e le 22.00. “Tale spostamento – spiega il governo – può avvenire all’interno della stessa Regione, in area gialla, e all’interno dello stesso Comune, in area arancione e in area rossa, fatto salvo quanto previsto per gli spostamenti dai Comuni fino a 5.000 abitanti”.
E ancora: “Qualora la mobilità sia limitata all’ambito territoriale comunale, sono comunque consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia”.
Ferma restando la suddivisione dell’Italia in zone, poi, il nuovo decreto istituisce una cosiddetta area bianca, nella quale si collocano le regioni con uno scenario di tipo 1 con un livello di rischio basso e un’incidenza dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti. “Nell’area bianca – precisa Palazzo Chigi – non si applicano le misure restrittive previste dai dpcm per le aree gialle, arancioni e rosse, ma le attività si svolgono secondo specifici protocolli”.
Attesa ancora per la nuova suddivisione in zone con mezza Italia – 9 regioni – che potrebbero finire da domenica in arancione e altre 3 regioni (Lombardia, Emilia Romagna e Sicilia) che rischiano addirittura il rosso.
Il decreto appena approvato inibisce gli spostamenti e rende ufficiale, dunque, per almeno un altro mese, lo stop alle attività turistiche. E mentre nel travel molte aziende attendono ancora il fondo perduto promesso e mai ricevuto, nuove misure a sostegno del settore dovrebbero essere contenute nel Ristori 5[3]. Un decreto, quest’ultimo, contenente una serie di misure-tampone che l’esecutivo Conte intende mettere in salvo nonostante la crisi di governo.
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