E-fattura tra scadenze e nodi ancora da sciogliere
Sistema di interscambio (SdI), codice destinatario, rapporti con l’estero, accorgimenti per la corretta conservazione: è passato più di un mese e mezzo dal fatidico 1° gennaio, ovvero dall’entrata in vigore dell’attesa e temuta fatturazione elettronica. I concetti-chiave dovrebbero ormai essere stati assimilati, e per gli operatori del trade turistico è venuto in aiuto anche il vademecum elaborato da Fto.
Ma sono stati sciolti tutti i nodi? Non ancora. Anche perché è adesso che si entra nel vivo e che con l’operatività di tutti i giorni emergono i casi concreti, i dubbi, le eccezioni. Comprese le scelte. Perché, anche se le disposizioni generali e gli adempimenti seguono un certo standard e possono essere ben schematizzati, in realtà non tutte le soluzioni vanno bene per tutti, ed è poi la stessa natura del business turistico a richiedere approfondimenti dedicati.
È tornato a parlarne durante l’ultima edizione di Bit Pierluigi Fiorentino, consulente fiscale Fto, che per la platea di agenti presenti ha riassunto i concetti chiave dell’e-fattura e puntualizzato alcuni aspetti su cui tenere viva l’attenzione. Ad esempio, come emettere e conservare la fattura elettronica? Le possibilità sono diverse: ci si può rivolgere all’Agenzia delle Entrate o a un web service, come naturalmente anche a un commercialista o a un gestionale. Ma le scelte dipendono da vari fattori: sicuramente dai volumi di business, ma anche dal tipo di organizzazione amministrativa messa in campo. Il consiglio? Valutare l’intero costo del processo, sia di quello attivo che di quello passivo.
LE PROSSIME SCADENZE. Ci troviamo in un periodo di transizione in cui anche le eventuali sanzioni sono ridotte, ma quali saranno i prossimi step da tenere d’occhio? Ora le e-fatture potranno essere emesse entro il termine di liquidazione dell’Iva senza sanzioni. Con una specifica: questa proroga vale fino al 30 giugno per i contribuenti trimestrali, mentre arriva al 30 settembre per i contribuenti mensili. Dal 1° luglio, poi, le fatture dovranno essere emesse entro dieci giorni dall’effettuazione dell’operazione.
FAR DIALOGARE LE PARTI IN CAUSA. A che punto siamo in agenzia e quali sono le difficoltà maggiori emerse finora? «Penso allo specifico delle fatture conto terzi e a quelle riepilogative mensili delle provvigioni dei tour operator – spiega Fiorentino – Non parlerei di difficoltà, probabilmente però adesso è necessario che parta un circuito, in modo che l’agenzia intermediaria sappia che sono state emesse queste fatture e non debba essere costretta a visionarle solo nella sua area riservata. Per esempio, un secondo codice destinatario cui inviare questi documenti faciliterebbe il processo».
Dopo il lavoro a contatto con l’Agenzia delle Entrate per ottenere i chiarimenti necessari, per Fto è arrivato il momento di mettere in collegamento le varie parti in causa: «Dialoghiamo con le software house quando le agenzie ci sottopongono dei problemi, ma anche tra fornitore e cliente, tra chi presta il servizio e chi intermedia. L’obiettivo ora è risolvere le difficoltà che ci possono essere nella fatturazione tra i vari attori, quindi il nostro compito sarà quello di mettere insieme i vari soggetti per facilitare il lavoro».