Site icon L'Agenzia di Viaggi Magazine

E ora al costo dei biglietti aerei ci pensa l’Ai

ai_intelligenza-artificale_Adobe

Le tariffe aeree? D’ora in poi le deciderà l’intelligenza artificiale in tempo reale. Cotto e mangiato, insomma, ma non solo. Secondo l’inchiesta del Corriere della Sera, l’Ai potrà anche individuare il tetto massimo della cifra che il cliente è disposto a spendere per un biglietto. In Italia, dove le polemiche sul caro voli sono il pane quotidiano, potrebbe rappresentare la panacea a tutti i mali. Forse. Perché se negli Stati Uniti, ad esempio, l’Ai può contribuire ad aumentare gli introiti, in Europa rischia di cozzare contro il regolamento generale sulla protezione dei dati.

Per Delta Air Lines — che nel 2023 ha ricavato 49 miliardi di dollari dai passeggeri — l’1% in più di introiti grazie all’Ai costituirebbe un aumento del fatturato di 500 milioni. Da novembre il vettore Usa investe sul machine learning, il sottoinsieme dell’intelligenza artificiale. I vertici aziendali hanno sottolineato che «l’intelligenza artificiale potrebbe aiutare a determinare l’importo che i consumatori sono disposti a pagare per i prodotti premium della compagnia rispetto alle tariffe base. Se l’AI riuscisse ad incrementare il valore dell’1%, 2%, 3% o 4% per noi sarebbero miliardi di dollari in più». Non esattamente un dettaglio quindi.

Tanto è vero che anche Ryanair sta sperimentando il machine learning, sia per la gestione delle operazioni, sia per il «revenue management», che determina appunto le tariffe. Perché ovviamente lo scopo primario di ogni compagnia è riuscire a capire quale sia il limite fino al quale spingersi per alzare i costi senza perdere i clienti. E spesso, nota la low cost, si tratta appena di pochi centesimi, che però nell’ottica generale di un vettore possono costituire una grande differenza a livello di introiti. Secondo il chief technology officer di Ryanair, John Hurley, la prima vera applicazione dell’AI sarà nel servizio clienti: «Ci sono domande dei viaggiatori alle quali non riusciamo a rispondere in tempi rapidi. Con l’intelligenza artificiale impieghiamo pochi secondi».

L’uso di Ai, però, non è solo un’idea delle compagnie aeree. Anche Tui, un colosso del turismo, la sta utilizzando per analizzare oltre 70 milioni di tariffe ogni giorno. L’esito viene confrontato con il metodo tradizionale del revenue management: ebbene, spiegano, con l’intelligenza artificiale riescono a fissare prezzi di gran lunga migliori.

Exit mobile version