Ancora un colpo di scena in via Marghera, frutto delle scelte del ministro leghista Massimo Garavaglia. A dire addio all’Enit è ora il direttore esecutivo Giovanni Bastianelli, figura ormai storica dell’Agenzia italiana di promozione turistica.
Bastianelli, recita una nota, termina l’esperienza, iniziata nel 2016, “a seguito di quanto previsto nel decreto legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, che ha determinato una nuova organizzazione dell’ente, prevedendo la figura di un amministratore delegato”.
Stringata ma comunque lusinghiera la dichiarazione del presidente Giorgio Palmucci: «Ringrazio per il lavoro e la dedizione di questi anni il direttore Bastianelli che si è contraddistinto per una professionalità non comune».
Mentre da parte dell’ormai ex direttore, che ringrazia il Palmucci e tutti i dipendenti della struttura, una sottolineatura sull’immediato futuro: «Occorre continuare a fare sempre meglio e, considerando l’importanza strategica dell’Enit nell’ambito della promozione turistica, sarè bene far tesoro delle numerose eccellenze lavorative di cui dispone».
La nota ufficiale dell’Agenzia conferma, dunque, il rumors apparso nelle scorse ore su Dagospia, secondo cui però l’addio di Bastianelli sarebbe frutto di un vero e proprio “repulisti” condotto da Garavaglia.
Piuttosto recente, tra l’altro, l’improvvisa sostituzione dell’amministratore delegato Enit con l’ingresso di Roberta Garibaldi al posto di Giuseppe Albeggiani. Un cambio repentino della guardia accompagnato da non poche polemiche.
Ora, stando ad alcune voci, sarebbe già pronto l’ingresso in via Marghera di un tecnico “di peso” vicino al ministro.