Fiavet Nazionale ha condiviso con il ministro del Turismo Gian Marco Centinaio la preoccupazione da parte degli imprenditori del settore turistico sull’impatto che potrebbe avere la conversione in legge del decreto n°143 del 29 dicembre 2018 relativo al trasporto pubblico non di linea (meglio conosciuto come Ncc – Noleggio con conducente), che in base al testo presentato finora porterebbe a un’importante diminuzione del numero di autisti professionisti.
“Confrontandoci con le associate – si legge nella nota divulgata dall’associazione guidata da Ivana Jelinic – abbiamo preso atto delle conseguenze che riguarderebbero in particolare la nicchia di quello che viene definito turismo di qualità, un target di viaggiatori che contribuisce a smuovere sensibilmente l’economia nazionale con enorme ricaduta sull’intero territorio, sia dal punto di vista dell’indotto generato che da quello del gettito fiscale prodotto dalle numerose imprese dell’incoming che ci lavorano”.
Nel corso degli ultimi 20 anni, fanno sapere da Fiavet, i numeri del “turismo di qualità” hanno avuto una crescita esponenziale pari al 500-600%, e le previsioni per la stagione turistica 2019 parlano di un ulteriore incremento di circa il 20% delle presenze.
“La categoria Ncc non potrebbe essere sostituita dai taxi, che non solo non sarebbero in grado di rispondere alle necessità di microgruppi spesso rappresentati da famiglie composte da 6-8 persone che desiderano condividere ogni momento della loro vacanza; ma che richiede nella maggior parte dei casi anche di attraversare più regioni, condizione non prevista nella Normativa Taxi”, prosegue il comunicato stampa.
Il rischio, molto sentito, è che il settore dell’incoming e le imprese che ci lavorano possano subire un notevole danno a causa delle inevitabili disdette, in parte già iniziate, di fronte all’impossibilità di garantire il servizio richiesto, a favore sicuramente di altre destinazioni rispetto all’Italia.
Fiavet Nazionale, quindi, si rende disponibile per un confronto costruttivo che possa coinvolgere il comparto turistico nel più totale rispetto di tutte le parti coinvolte.