La corsa dell’Arabia Saudita a diventare in brevissimo tempo una delle mete top del turismo internazionale includerebbe anche la creazione di un proprio tour operator.
Lo riporta Preferente, che rimarca come il Paese stia ragionando su come allentare la forte dipendenza da colossi del settore come Tui e Booking.
L’obiettivo sarebbe convogliare le vendite turistiche direttamente alle agenzie di viaggi attraverso il proprio tour operator, in modo da avere maggiore controllo sui prezzi, anziché demandare ai grandi operatori e alle Ota.
Nel piano del regno sunnita c’è anche, già da tempo, l’idea di lanciare una compagnia aerea – Riyadh Express – che punterebbe su voli charter in modo da poter organizzare autonomamente pacchetti di viaggio e controllare la disponibilità dei collegamenti.
Tirando le somme, l’Arabia Saudita vorrebbe replicare in pochi anni quello che le grandi destinazioni del Mediterraneo hanno fatto in decenni, in termini di volumi di offerta turistica, facendo tesoro delle esperienze di altri Paesi per evitare errori.
Oggi però i grandi piani di Vision 2030 sono minacciati dal conflitto in Medio Oriente e dai recenti attacchi terroristici in Mar Rosso.