E su Iag-Air Europa il macigno Ue “pesa” 50 milioni di euro
No c’è solo il dossier Ita-Lufthansa nelle mani di Bruxelles con conseguenti lungaggini e aggravio dei costi, come scritto qui. Cresce parallelamente il nervosismo in casa Iberia e nella sua società-madre Iag per il congelamento che la Direzione concorrenza dell’Unione europea ha deciso di attuare riguardo alla decisione finale sull’acquisizione di Air Europa.
Nei giorni scorsi, infatti, l’Ue ha deciso di “fermare l’orologio” per raccogliere ulteriori informazioni sull’operazione senza consumare i tempi regolamentati. Un escamotage procedurale con il quale il termine previsto per l’emanazione della sentenza è di fatto prorogato al prossimo luglio. Ma dal momento che si infittiscono le voci di un probabile ulteriore rallentamento nella pronuncia, le preoccupazioni di Iag crescono perché, se il processo di integrazione dovesse richiedere molto più tempo, il limite concordato con Globalia (24 mesi dalla firma dell’accordo, ovvero il 23 febbraio 2023) verrebbe superato, costringendo la holding aerea a pagare un secondo indennizzo di 50 milioni di euro alla famiglia Hidalgo.
Ad oggi l’intera operazione Air Europa per Iag ha già un costo di 1.149 milioni di euro, ai quali si aggiungerebbero quegli ulteriori 50 milioni di indennizzo che ovviamente Iag farà di tutto per scongiurare.
In un dettagliato resoconto, il giornale spagnolo Preferente spiega che, se questo scenario si verificasse, sarebbe la seconda volta che Iag si troverebbe costretta a pagare un compenso milionario alla famiglia Hidalgo. A loro, ovvero ai proprietari di Air Europa, lla società madre di Iberia e Vueling ha già versato 75 milioni di euro a titolo di risarcimento per la sospensione del dossier di integrazione presentato alle autorità comunitarie.
Pagando questo importo, il doppio della penale inizialmente concordata, Iberia si è garantita un diritto preferenziale a riprendere i colloqui con Air Europa una volta terminata la pandemia.