Più di 20 milioni di passeggeri (traguardo superato per la prima volta) e primo vettore in quattro aeroporti della penisola: Malpensa, Venezia, Napoli e Olbia. Anche se a livello globale l’anno finanziario si è chiuso con un un utile in calo (-26%, per arrivare a 427 milioni di sterline, mentre il fatturato è cresciuto dell’8%), easyJet rilancia la sfida sul mercato italiano, dove non mancano gli spazi per fare ancora meglio.
«Cresceremo con ritmi più lenti rispetto al passato (tra il 3 e l’8%), ma continueremo a investire», è la promessa di Lorenzo Lagorio, country manager Italia della compagnia, che durante un incontro a Milano ha illustrato i piani del vettore. «Con oltre 8 milioni di passeggeri, e una quota di mercato del 12%, in Italia easyJet è la terza compagnia aerea. I passeggeri trasportati nel corso dell’anno si sono attestati a 96 milioni in crescita dell’8,6% con una capacità aumentata del 10,3% e il load factor ha toccato il 91,5% (-1,4%)».
Più in generale però, gli sforzi di easyJet nei prossimi anni saranno concentrati sul fronte della sostenibilità. A partire da oggi, infatti, la compagnia compenserà tutte le emissioni di anidride carbonica prodotte dalla combustione del carburante su tutti i suoi voli e per conto dei tutti i suoi passeggeri. Mentre per i prossimi anni, proseguiranno gli investimenti in innovazione, come nel caso dello sviluppo di aerei ibridi e elettrici, a proposito dei quali è già stata siglata una partnership con Airbus.
Sarà lanciato invece già a dicembre (l’anno prossimo anche in Italia) il nuovo portale di easyJet Holidays, all’interno del quale acquistare pacchetti volo e albergo.