easyJet chiude il bilancio in rosso e taglia i voli invernali
Prima perdita in assoluto per easyJet nei suoi 25 anni di storia. A causa delle pandemia in corso e delle restrizioni imposte dai governi, infatti, la compagnia ha registrato un rosso di 1,3 miliardi di sterline (circa 1,45 miliardi di euro) nell’esercizio 2019/20, chiusosi a fine settembre. L’anno scorso, invece, la compagnia aerea aveva chiuso il bilancio in positivo con ricavi per 479 milioni di euro.
Nel primo trimestre del nuovo anno di gestione 2020/2021, quindi, easyJet ha annunciato che opererà non più del 20% dei suoi voli. Una caduta che non inficia, però, l’ottimismo del ceo Johan Lundgren che si dice orgoglioso dell’impegno attuato da tutta l’azienda nell’affrontare questo momento difficile, ma soprattutto rilancia le sue previsioni su un veloce ritorno alla normalità.
«La nostra riposa è stata solida e decisa e ci ha permesso di contenere le perdite e di non bruciare tutta la cassa. Abbiamo lanciato un enorme programma di riduzione dei costi e di ristrutturazione e siamo riusciti a raccogliere 3,1 miliardi di sterline tra aiuti statali e operazioni di mercato – ha detto Lundgren – Ora sappiamo che i nostri clienti vogliono volare appena possibile, come dimostra l’aumento del 900% delle vendite verso le Canarie nel momento in cui è stata revocata la quarantena lo scorso ottobre. Le prossime distribuzioni dei vaccini, infine, è l’altra grande notizia che aspettavamo e che ci fa essere molto fiduciosi».
Secondo i vertici della divisione di easyJet Holidays, inoltre, le previsioni vedono nel 2021 un più rapido recupero del mercato dei pacchetti di viaggi rispetto alle prenotazioni dei “solo volo”, grazie alla maggior sicurezza che queste proposte infondono nei cliente post-Covid.