easyJet, la roadmap di Lundgren:
«Ripartire dai voli domestici»
«Riprenderemo con i voli domestici, anche se ancora stiamo aspettando che le varie misure restrittive nei Paesi siano abolite. Dopodiché ci saranno accordi bilaterali tra i Paesi sui viaggi e i controlli, vedremo quindi che domanda ci sarà e come ripartire. Il distanziamento sociale, invece, resterà una regola per molto tempo sia negli aeroporti sia a bordo degli aeromobili». La sfida della fase 2, quella della convivenza con il virus, è già realtà per Johan Lundgren, ceo di easyJet, che nel commentare il bilancio del primo semestre iniziare a vedere i primi spiragli per il ritorno in volo della compagnia aerea anche sulle tratte internazionali.
«Sarà un ritorno lento e ancora non sappiamo quando saremo pienamente operativi, la flessibilità sarà la parole d’ordine e stiamo studiando già differenti scenari di riapertura – annuncia Lundgren – In ogni caso stiamo già immaginando modelli che implicano la disinfezione costante degli interni degli aerei e la possibilità di lasciare liberi i sedili centrali tra un passeggero e l’altro».
Migliorano, nonostante tutto però, i conti di easyJet che per il primo semestre dell’anno prevede una perdita lorda tra 185 e 205 milioni di sterline. Nello stesso periodo dello scorso anno, sottolinea una nota del vettore inglese, la perdita si era attestata su una valore superiore, pari a 275 milioni di sterline.
Tra le misure che la compagnia indica come decisive per riequilibrare una situazione finanziaria duramente provata dall’emergenza da coronavirus, ci sono una serie di interventi sui costi, il rinvio dell’acquisto di 24 nuovi aeromobili e la raccolta di nuovi finanziamenti per 2 miliardi di sterline per garantire la liquidità necessaria per far fronte ad un eventuale lungo fermo della flotta.
«A dimostrazione della forza del modello di business di easyJet, la nostra performance per il primo semestre è stata molto positiva al netto dell’impatto del coronavirus, abbiamo agito tempestivamente per affrontare le sfide poste dal virus», ha detto il ceo di easyJet, Johan Lundgren,
In particolare, ha sottolineato il manager, il rinvio della consegna di 24 aerei ha contribuito a ridurre di oltre 1 miliardo di sterline il flusso di cassa previsto nei prossimi tre anni, mantenendo al contempo un livello di flessibilità che sarà molto importante quando la crisi finirà.