by Redazione | 10 Settembre 2024 12:25
Il futuro è adesso. easyJet riorganizza le operazioni in Italia, pensando soprattutto al ruolo di – probabile – remedy taker nell’ambito dell’accordo tra Ita Airways e Lufthansa[1], con l’apertura di basi a Milano Linate e Roma Fiumicino[2] a partire dall’estate 2025.
L’obiettivo della low cost britannica – che ha già aperto le vendite per l’estate 2025[3] e che a luglio ha fatto segnare un poderoso +16% negli utili[4] – è ottimizzare il proprio network e garantire una crescita sostenibile, continuando a offrire tariffe convenienti per volare da e per il nostro Paese, mettendo in atto un vero e proprio piano di rafforzamento. Non a caso è prevista un ulteriore sviluppo a Milano, dove easyJet è già il principale vettore a Malpensa, incrementando il numero di aeromobili.
Altro punto focale, sempre a partire dalla prossima estate, il trasferimento degli aerei basati a Venezia Marco Polo in altri aeroporti del network di easyJet. Confermati comunque i collegamenti tra il capoluogo lagunare e le principali destinazioni europee, tra cui Berlino, Londra e Parigi. I livelli occupazionali attuali saranno mantenuti e ai piloti e assistenti di volo di stanza a Venezia sarà offerto il trasferimento in altre basi italiane della compagnia.
Il piano di consolidamento e crescita e degli investimenti riguarda anche Napoli, dove già quest’estate è stato aggiunto alla flotta un ottavo aereo.
In generale, il nostro Paese rappresenta un mercato chiave per easyJet, che nell’ultimo anno ha trasportato oltre 20 milioni di passeggeri su 226 rotte da e per 21 aeroporti italiani. L’offerta per la stagione invernale 2024 salirà del 7.5%[5] rispetto al 2023, con l’introduzione di 13 nuove rotte, tra cui Tromsø, Il Cairo, Oslo e Rabat, da Milano Malpensa, e Alicante e Praga da Napoli.
«La decisione di riorganizzare le operazioni nel Paese e, di conseguenza, riallocare gli aeromobili attualmente basati a Venezia – spiega Lorenzo Lagorio, country manager di easyJet Italy – è in linea con la nostra strategia, volta a garantire il successo nel lungo termine della compagnia in Italia. Una decisione che non riflette in alcun modo il valore delle nostre persone basate a Venezia, che hanno svolto e continueranno a svolgere ogni giorno un ottimo lavoro per i nostri passeggeri. Offriremo a tutti i nostri colleghi la possibilità di continuare a lavorare con noi presso un’altra base in Italia e in relazione a questo abbiamo avviato un dialogo con le sigle sindacali. easyJet prosegue la crescita in Italia e continua a investire in Lombardia, Campania e nelle altre destinazioni italiane dove vediamo l’opportunità di aumentare la nostra offerta».
Immediata la reazione del Gruppo Save, che gestisce gli aeroporti di Venezia e Treviso: “Prendiamo atto della decisione, del tutto inaspettata, di easyJet di chiudere la base al Marco Polo. Decisione che la compagnia ha già preso in passato a Roma Fiumicino, senza generare peraltro impatti rilevanti di lungo periodo. easyJet continuerà a operare le principali destinazioni ma, va sottolineato, che 15 rotte su 20 sono comunque oggi già servite da altre compagnie, con le quali siamo sicuri di poter aumentare le frequenze, minimizzando così l’impatto di questa decisione sul numero di passeggeri movimentati e sull’offerta di voli garantita dal sistema Venezia”.
La nota si chiude con una frecciata a easyJet: “Bisogna anche tenere conto che per il Gruppo Save il traffico generato da easyJet non è da tempo soddisfacente per una incapacità di intercettare la domanda del nostro territorio, cui si aggiunge il fatto che durante il mese di agosto easyJet è stato il vettore che ha generato il maggior numero di ritardi e cancellazioni“.
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