Fare squadra unendo i punti di forza, per scommettere su un target indipendente alla ricerca di consulenza: nasce così Mizizi, la nuova linea di viaggi esperienziali che porta la doppia firma di Combotour, con i due co-titolari Marco Meneghetti e Anna D’Oriano, e Vuela Tour Operator, con la titolare Karina Ruiz. «Mizizi, il viaggio alle radici, è una linea di viaggi che mette in primo piano le tradizioni locali, con itinerari fuori da quelli più battuti», spiegano i manager.
GLI ASSET DA UNIRE. Combotour porta in dote il canale commerciale e il prodotto “Zaino in spalla” («da intendersi non come viaggi easy per backpackers, ma per viaggiatori indipendenti senza rinunciare alla qualità», specifica Anna D’Oriano), Vuela l’esperienza sulle destinazioni dell’America Latina e la solida piattaforma voli. «Ci rafforziamo entrambi – spiega Karina Ruiz, sottolineando un altro aspetto:- il prodotto Mizizi risponde anche all’evoluzione del concetto di lusso, non più inteso in senso convenzionale, ma oggi vuol dire trovare esperienze autentiche con i locali».
La nuova linea, cui sarà dedicato un sito presto online, vede un accordo commerciale in base al quale Combotour si occuperà maggiormente di aspetti operativi e commerciali del tour operating mentre Vuela si interesserà del volato. Marketing, promozione e commercializzazione saranno svolti insieme per tutti i marchi. Al momento i cataloghi congiunti sono tre, Medio Oriente, Oriente e America Latina, cui si aggiungerà Sud Africa.
L’IDENTIKIT. Tra i 30 e i 60 anni, con buona cultura, conosce le lingue e ama viaggiare in modo indipendente, ma cerca consulenza: questo l’identikit del cliente-target. «Si tratta di un modo per riportare il cliente in agenzia, offrendogli un prodotto costruito su misura ma con libertà – afferma Marco Meneghetti parlando di Zaino in spalla, la linea da cui sono scaturiti i viaggi di Mizizi -. Sono state le adv a chiederci di costruire itinerari di questo tipo. I clienti ci sono, la distribuzione ha tutto il potenziale per intercettarli, proponendo un prodotto che altri non hanno».
LE INIZIATIVE PER LE ADV. E dunque le agenzie rimarranno il canale preferenziale, anche se i cataloghi non verranno inviati a tutte. «Preferiamo il contatto diretto: saranno i nostri sales a proporli quando visiteranno le agenzie di Liguria, Lombardia e Piemonte (le tre regioni in cui la forza vendite di Combotour è operativa, ndr) e poi li invieremo a chi ce li chiederà». E per le agenzie è previsto un calendario di roadshow e potrebbero esserci in cantiere anche famtrip, per esempio in Egitto, «proposto da maggio in una formula assolutamente diversa dalle classiche, con una notte in treno e lo street food», spiega Anna D’Oriano.
LE ESPERIENZE. Tra le proposte in America Latina ci sono «per esempio la Colombia sulle tracce di Gabriel Garcia Marquez, la Bolivia nei luoghi del Che, il Perù gastronomico con lo chef, oppure le formule Hola che in Perù e Guatemala abbinano una settimana di tour con una di scuola di lingua rispettivamente a Cusco e Antigua. In programma anche esperienze come il glamping e a stretto contatto con i locali, per esempio in Colombia, Honduras, Cambogia, con comunità che hanno iniziato ad aprirsi al turismo in maniera un po’ timida e con le quali collaboriamo», racconta Karina Ruiz.
Attualmente tra le destinazioni più richieste ci sono il Giappone, l’Indonesia, il Perù. Gennaio è andato bene, spiegano i manager di Combotour, lasciando intendere che diverse agenzie si stiano rivolgendo loro per puntare sui piccoli t.o. specializzati rispetto ai grandi gruppi.