È nata Weglint. Un’app che coniuga geolocalizzazione e intelligenza artificiale, stimolando l’utente a muoversi nello spazio tramite una mappa di contenuti multimediali, tra racconti e video, frammenti tratti da film e documentari, ma anche testimonianze e interviste già presenti online o del tutto inedite. Il tutto all’interno di un progetto che vuole descrivere facilmente e in modo originale varie località (e i suoi abitanti), più o meno note, con l’ausilio di chi le vive o le ha vissute.
Weglint è già scaricabile, e si potrà usufruire già di oltre 1000 storie che sono collegate alle prime 8 città: quattro italiane, che sono Milano, Roma, Firenze e Bologna, insieme alle altre europee Londra e Parigi e alle americane New York e San Francisco.
Come funziona? Immagini e video vengono notificati all’utente al suo passaggio in un determinato luogo, oppure vengono raccolti su una mappa, accessibile ovunque ci si trovi. «Da sempre le persone raccontano storie, su se stessi e sui posti da cui provengono – ha dichiarato Alessio Ravani, ingegnere e professore di tecnologia web che ha ideato l’applicazione – L’avvento di Internet ha aumentato le possibilità di condivisione, ma se decidessimo di guardare tutti i video caricati in un solo anno su YouTube impiegheremmo 18mila anni. Lo smartphone ci aiuterà quindi a scoprire il mondo con occhi diversi, senza passare ore a cercare cosa valga la pena di essere visto. In più c’è un lavoro di memoria e un risvolto didattico: in un mondo in continua evoluzione e trasformazione, è sempre più importante che ciascuno di noi lasci nel tempo e nello spazio, in maniera indelebile, la propria impronta, creando nuove storie, riscoprendo luoghi celebri e posti dimenticati, che sono utili anche alle nuove generazioni».