by Andrea Lovelock | 13 Marzo 2020 10:36
L’Ectaa, in rappresentanza delle agenzie di viaggi e dei tour operator europei, ha inviato ieri una lettera aperta al presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, manifestando la grande preoccupazione per l’aggravarsi della situazione economico-finanziaria nella filiera del turismo organizzato che rischia il collasso, non solo in Italia.
Nella lettera i vertici dell’Ectaa evidenziano come “lo sviluppo continuo e imprevedibile del coronavirus è una sfida frontale per l’economia mondiale, la mobilità limitata è l’apice di questa gravissima crisi con minacce totali per l’industria del viaggio”.
Negli ultimi anni – ricorda l’Ectaa nella missiva alla von der Leyen – le oltre 70.000 agenzie di viaggi in Europa hanno emesso 300 milioni di biglietti aerei su voli di linea e venduto circa 120 milioni di pacchetti prestabiliti e 90 milioni di dynamic packages. Oggi, in sole due settimane, i viaggi d’affari sono crollati dell’80% con cancellazioni di pacchetti che in tutta Europa ha superato il 50% e nessuno in questo contesto così inquietante è interessato a prenotare il proprio viaggio di lavoro o di piacere. Viaggiare sta diventando complicato di ora in ora sia per motivi di salute, sia per le incertezze legate ai nuovi requisiti di entrata e uscita che i vari paesi stanno diffondendo in ordine sparso e senza alcuna uniformità procedurali. Ed anche le compagnie aeree cancellano voli o azzerano collegamenti con paesi come l’Italia senza alcun quadro regolatorio di riferimento».
«La perdita per l’industria dei viaggi – si sottolinea nella lettera – è già oggi immensa e gli agenti di viaggi, insieme ai tour operator, parte centrale della catena del valore del turismo, sono pressati su ogni fronte, ‘schiacciati’ tra fornitori e partner: hanno prenotato servizi di viaggio per i loro clienti ed hanno effettuato pagamenti parziali o completi ai fornitori di servizi. Ma i clienti stanno annullando i loro viaggi e richiedono rimborsi, senza possibilità – da parte degli agenti di viaggi e in particolare degli organizzatori di gite scolastiche e viaggi d’istruzione».
«Ora la maggior parte delle imprese di viaggi – è l’altra sottolineatura della lettera Ectaa – sono senza riserve finanziarie, stanno esaurendo il loro flusso di cassa in termini di liquidità ed hanno linee di credito sotto stretto controllo delle banche. A nostro avviso questa situazione potrà generare fallimenti per le piccole e medie imprese turistiche con effetto-valanga nei principali paesi europei e di conseguenza sono destinati a scomparire anche molti fornitori di servizi. L’attuale situazione vissuta in Europa, che si aggrava di giorno in giorno, può portare al collasso l’intera filiera turistica».
Ma il passaggio-chiave della lettera dell’Ectaa recita: «Per evitare una crisi senza precedenti dell’intero comparto e dare segnali rassicuranti anche ai clienti-viaggiatori, onde evitare annullamenti di massa da qui ai prossimi mesi, è necessario fornire un pacchetto di aiuti temporanei alle imprese per superare gli attuali problemi di liquidità. L’articolo 107 del Trattato UE – ricorda l’Ectaa – consente agli Stati membri di concedere aiuti di Stato per riparare ai danni causati da ‘catastrofi naturali ed eventi eccezionali. Durante gli attacchi terroristici dell’11 settembre e la nuvola di cenere che bloccò i cieli europei, la Commissione ha ritenuto possibili tali misure, con importi proporzionati ai costi ed alle perdite reali. L’Ectaa – conclude la lettera – accoglie con favore la decisione della Commissione secondo cui questi aiuti possono essere erogati anche in questa drammatica vicenda, ma invitiamo la Commissione a fare presto. Le misure straordinarie, sia quelle a livello nazionale che quelle adottate dall’Ue, devono contemplare l’accesso agevolato ai prestiti a breve e medio termine, deroghe per l’adozione di orari di lavoro in linea con l’emergenza, differimento di imposte e versamenti di contributi sociali, rimborso delle spese di annullamento sostenute dagli agenti di viaggi e dagli operatori turistici a seguito dei requisiti previsti nella normativa sui pacchetti tutto compreso. L’Ectaa è pronta a cooperare con la Commissione Ue fornendo informazioni sulle difficoltà che stanno affrontando le imprese di viaggio paese per paese, e per valutare eventuali soluzioni».
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