Ectaa rilancia: “Fondo di garanzia per i vettori”

Ectaa rilancia: “Fondo di garanzia per i vettori”
09 Dicembre 11:27 2022 Stampa questo articolo

In una lettera aperta Ectaa, con una serie di organizzazioni europee che rappresentano i consumatori e i fornitori di assicurazioni, esorta la Commissione europea a includere nelle iniziative per una migliore protezione dei passeggeri l’obbligo per le compagnie aeree di fornire garanzie finanziarie e di tutela in caso di insolvenza.

Come puntualizzato nella lettera, il default dei vettori non è un fenomeno raro e negli ultimi anni i casi si sono moltiplicati. Tra il 2011 e il 2019 sono 87 le compagnie aeree che hanno dichiarato bancarotta a danno di oltre 5 milioni e mezzo di consumatori. La pandemia ha poi aggiunto ulteriore pressione e incertezza portando Ectaa (e non solo) a rilanciare sul tavolo della Commissione Ue la richiesta di un fondo di garanzia nel settore aereo.

I co-firmatari della lettera, e dunque Ectaa, Age Platform Europe, Beuc, Eccnet, Egfatt, Edf, Epf, Etoa ed Eu Travel Tech, sottolineano che una protezione efficace di tutte le parti colpite dal fallimento di una compagnia aerea può essere raggiunta solo con l’introduzione di uno schema obbligatorio. «Le agenzie di viaggi e i tour operator da tempo chiedono l’introduzione di un fondo di garanzia per le compagnie aeree in caso di insolvenza, in linea con la direttiva pacchetti turistici. La Commissione può prendere l’esempio del fondo di garanzia istituito da anni in Danimarca», ha dichiarato Eric Drésin, Ectaa secretary general.

Dal 2015, infatti, in Danimarca è stato introdotto l’obbligo di protezione dall’insolvenza per le compagnie aeree che copre i biglietti singoli. In virtù dello schema, tutti i vettori in partenza dagli aeroporti danesi devono contribuire al fondo con una piccola quota per passeggero (0,30 centesimi) e tutti i passeggeri in partenza da questi scali sono coperti indipendentemente dalla loro nazionalità e da quella della compagnia aerea.

Alla protezione, infine, Emmanuel Mounier (secretary general Eu Travel Tech) chiede di unire un «rafforzamento della supervisione delle licenze dei vettori aerei dell’Unione europea».

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Giulia Di Camillo
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