Nozze celebrate ufficialmente tra Eden Viaggi e Alpitour. A tre mesi di distanza dall’annuncio dell’accordo raggiunto tra il gruppo di via Lugaro e quello di Nardo Filippetti, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha espresso parere favorevole sulla transazione, consentendo così di finalizzare la procedura. Dal punto di vista societario l’operazione è stata finalizzata attraverso la creazione di una nuova società, chiamata Eden Viaggi, in cui confluiscono i business di tutti i brand: Eden Village, Hotelplan, Made, Margò e Turisanda.
Con questa operazione – si legge in una nota della società torinese – Alpitour riconferma la sua volontà di diventare un player sempre più autorevole sulla scena turistica internazionale, accanto ai più importanti gruppi turistici europei. Grazie al controllo dell’intera filiera dei servizi (tour operating, compagnia aerea, alberghiero, incoming) l’azienda prosegue nello sviluppo di due modelli di business paralleli: da un lato la continua ricerca di nuove destinazioni in tutto il mondo da aprire al mercato italiano, dall’altro la “volontà di dare un contributo concreto al nostro Paese, in ottica incoming, aumentando gli arrivi dei turisti stranieri in Italia, che resta la meta più conosciuta e desiderata al mondo”.
Approfondimento: Nasce il maxi-polo Alpitour-Eden
«L’ingresso di Eden in Alpitour è un momento storico per questa azienda che, da oltre 70 anni, scrive la storia del turismo in Italia e oggi aggiunge un nuovo importante capitolo – commenta Gabriele Burgio, presidente e amministratore delegato – Grazie ai nostri azionisti stiamo investendo nella crescita di Alpitour e abbiamo ambiziosi programmi di ulteriore sviluppo per poter essere i migliori nell’esaudire il sogno di una vacanza».
Poche settimane fa, in occasione della presentazione della programmazione invernale di Alpitour, era emerso qualche dettaglio in più sul futuro del nuovo polo. «Abbiamo in mente un modello di massima autonomia», aveva detto in quell’occasione il direttore tour operating di Alpitour Pier Ezhaya. «Le sovrapposizioni tra i brand esistono, ci sono potenziali conflitti su tutti i target. per questo motivo, non ci metteremo a riorganizzare i marchi. Ci saranno tantissime sovrapposizioni di prodotto, ma va bene così», afferma il manager.
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Per le agenzie di viaggi, a sentire i vertici di Alpitour, i vantaggi non mancheranno. Un esempio? Una maggiore forza contrattuale, e dunque prezzi di vendita più bassi, su destinazioni dove il potere di negoziazione è fondamentale, soprattutto quando si tratta di andare a scontrarsi con big come Tui o Thomas Cook.