Avanti piano, per raccogliere i risultati ci sono cinque anni di tempo. A distanza di un anno dall’acquisizione di Alpitour, Giuliano Gaiba, amministratore delegato e direttore generale del Gruppo Eden, si dà una prospettiva di medio termine per centrare i suoi obiettivi con l’operatore pesarese.
«Non puntiamo a una crescita a tutti i costi, l’importante è trovare la marginalità in un segmento come il nostro. L’ambizione è di arrivare in cinque anni a una resa del 3-3,5%, all’altezza dei grandi gruppi del settore», ha detto il manager a margine della presentazione della nuova Turisanda.
«La scelta strategica di lasciarci autonomi è risultata vincente, anche se con il Gruppo torinese ci stiamo sempre più integrando con le diverse funzioni di back office». Ma con i brand, gli operatori “cugini” continueranno a darsi battaglia: «abbiamo concordato che avere due marchi in concorrenza per ogni segmento di mercato può dare del valore aggiunto», ha spiegato l’ad.
Intanto, l’obiettivo è di toccare quota 450 milioni di fatturato (l’ultimo anno si è chiuso a 370), anche grazie alle sinergie intra-gruppo. «Basti pensare al segmento charter, con cui facciamo il 75% del nostro volume volando Neos», ha aggiunto Gaiba.
Certo, molto cambierà anche in casa Eden con il lancio della nuova piattaforma B2B2C per il dynamic packaging targata Alpitour (i rumors la danno pronta al massimo per novembre 2021, con l’intenzione però di accelerare i tempi e farla partire già un anno prima). Ma un primo risultato è stato già raggiunto: «siamo stati riconosciuti e premiati dalle agenzie, anche dopo l’acquisizione di Alpitour», ha concluso Gaiba.