Effetto guerra, Unwto: “Il turismo perderà 14 miliardi”
È iniziato bene il 2022 per il turismo internazionale nel mondo secondo l’Unwto, organizzazione del turismo che fa capo all’Onu. Il solo mese di gennaio ha infatti realizzato lo stesso incremento ottenuto in tutto il 2021, con un aumento del 130% degli arrivi internazionali globali, e più di 18 milioni di visitatori nel mondo.
Se questi numeri, però, hanno confermato il trend positivo in atto già dalla fine dell’anno scorso, la guerra russo-ucraina e le varianti di Omicron con le nuove restrizioni imposte in alcuni Paesi, hanno tirato il freno a mano, e i dati restano comunque in calo del 67% rispetto ai livelli pre pandemia.
I risultati migliori nel primo mese dell’anno sono arrivati da Europa e America, che hanno registrato aumenti rispettivamente del +199% e del +97%, tornando quasi al 50% dei livelli pre Covid. A seguire, Medio Oriente e Africa con il +89% e +51%, mentre chiudono la classifica Asia e Pacifico con un aumento anno su anno del 44% e una perdita rispetto al 2019 ancora al -93%.
L’Unwto ha anche provato a fare delle previsioni per il 2022, anno in cui sempre più Paesi stanno rimuovendo le restrizioni ai viaggi dando una nuova spinta alla domanda. Certo, la guerra in Ucraina pone nuove sfide all’economia mondiale e al turismo internazionale, soprattutto se si guarda ai principali Paesi generatori di flussi, Asia e Stati Uniti, che avevano appena ricominciato ad aprirsi ai viaggi intercontinentali e ora potrebbero mostra re nuove remore verso i viaggi in Europa.
Inoltre, ci sono da considerare la chiusura dello spazio aereo russo e ucraino, con il conseguente allungamento delle rotte tra Europa ed Asia, e il divieto di volo in Europa per le compagnie russe. Russia e Ucraina hanno originato nel 2020 il 3% della spesa globale in turismo internazionale e le perdite dovute al prolungarsi del conflitto potrebbero raggiungere i 14 miliardi di dollari.
Seppur sia troppo presto per una stima precisa delle conseguenze della guerra sul turismo internazionale, quello che è certo è che l’economia e la fiducia dei consumatori stanno subendo il contraccolpo. Secondo l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Internazionali, l’economia globale crescerà di almeno un punto percentuale in meno rispetto a quanto inizialmente previsto, l’inflazione sarà invece di almeno 2,5% più alta. L’aumento del costo del carburante e dei prezzi in generale, anche di quelli relativi a trasporti e ricettività, stanno influenzando le abitudini di acquisto e risparmio delle persone e avranno delle conseguenze anche sui viaggi.