E così le Olimpiadi Invernali 2026 si terranno in Italia. E già si preannunciano gli effetti sul turismo e, più in generale, sull’economia del Paese. Con 47 voti contro i 34 della Svezia (Stoccolma e Are il binomio sconfitto), la strana coppia composta da Milano e Cortina si è aggiudicata lo svolgimento dei Giochi, riportando nello Stivale l’organizzazione di una manifestazione che già aveva visto protagoniste la stessa Cortina nel 1956 e Torino nel 2006.
Sulla vittoria «ha pesato oltre l‘80% di consenso popolare, a fronte del 55% della Svezia», ha spiegato il presidente del Comitato Olimpico Internazionale (Cio), Thomas Bach, uscendo dall’Auditorium di Losanna dove è stato dato l’annuncio.
Secondo un recente studio dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, le spese e gli investimenti attivati dai Giochi olimpici ammonteranno a 1 miliardo e 123 milioni di euro per la regione Veneto e le province autonome di Trento e Bolzano.
Secondo le intenzioni degli organizzatori, quelle del 2026 saranno delle Olimpiadi a basso costo, effettuate utilizzando in gran parte strutture già esistenti e a impatto (quasi) zero sul territorio. in particolare, uno studio commissionato dal governo all’Università La Sapienza di Roma, stima in 1,9 miliardi di euro il costo totale dell’organizzazione.
Nel dettaglio, la parte più grande è destinata alla voce gestione complessiva dell’evento: 1,170 miliardi di euro. A questi vanno aggiunti i costi per la sicurezza (la previsione parla di 415 milioni di euro), mentre gli investimenti in infrastrutture dovrebbero ammontare a 346 milioni di euro. Ma non è finita, perché saranno 2,3 i miliardi complessivi di impatto positivo sul Pil italiano nel periodo dal 2020 al 2028 con un picco nel biennio dal 2025 di 350 milioni per anno.
Secondo la Bocconi, poi, i posti di lavoro generati nelle varie fasi dei Giochi sono più di 22.300 di cui 13.800 in Veneto, a Trento e a Bolzano e 8.500 in Lombardia.
A preannunciare un effetto Cortina sulla nostra economia è lo stesso presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: «Le Olimpiadi rappresentano una grande occasione di crescita sportiva, sociale ed economica», scrive su Facebook e aggiunge: «Avremo la possibilità di incrementare il turismo, di migliorare il nostro sistema infrastrutturale, insomma di crescere, di crescere meglio, in modo sostenibile».
E c’è già chi pensa a come intervenire per potenziare i servizi. La provincia di Sondrio – con la Valtellina che ospiterà le gare sulle piste di Bormio (sci alpino maschile) e Livigno (snowboard e freestyle) – intende rendersi nel giro di sette anni più facilmente e rapidamente raggiungibile. Oggi i 200 km che separano Milano da Bormio si percorrono in circa 3 ore di auto, mentre il treno arriva solo fino a Tirano (2 ore e 40 di percorrenza) e gli ultimi 40 km richiedono un’ulteriore tratta in bus. Livigno è ancora più lontana dal capoluogo lombardo e serve almeno mezz’ora ulteriore per arrivarci.
Intanto, anche il mondo del turismo esprime la soddisfazione per l’assegnazione dei Giochi a Milano-Cortina. «Siamo orgogliosi di questo grande risultato che è stato possibile ottenere grazie ad un bel lavoro di squadra svolto da un intero Paese che ha dimostrato di saper essere vincente quando lavora unito e compatto – ha dichiarato la vicepresidente di Federturismo Confindustria, Marina Lalli – Sarà un’occasione unica di visibilità a livello mondiale che richiamerà su Milano-Cortina, ma anche sull’Italia intera, attenzione, curiosità e ascolto oltreché attrattività ed occupazione».