Oltre alla stretta sui visti per entrare in Europa, c’è stato un altro effetto diretto della mobilitazione indetta da Vladimir Putin: l’incremento delle prenotazioni dei voli in uscita dalla Russia e l’aumento dei prezzi dei biglietti.
I ticket aerei emessi nei 7 giorni successivi all’annuncio (21-27 settembre) sono stati del 27% superiori rispetto alla settimana prima con tariffe più alte del 73%. A calcolare l’impatto della chiamata alle armi, che ha provocato la grande fuga dei giovani russi, è stata la società di ricerche ForwardKeys.
Le città più prenotate sono state: Tbilisi in Georgia (+629%), Almaty in Kazakistan (+148%), Baku in Azerbaijan (+144%), Belgrado (+111%), Tel Aviv (+86%), Bishkek in Kirghizistan (+84%), Yerevan in Armenia (+69%), Astana in Kazakistan (+65%), Khudzhand in Tagikistan (+31%) e Istanbul (+27%).
Il 60% dei biglietti emessi aveva la data del viaggio entro 15 giorni dall’acquisto, mentre per i biglietti acquistati la settimana precedente tale quota era del 45%.