Lo studio sottolinea che in Italia le recensioni di TripAdvisor hanno generato una spesa turistica di 2,3 miliardi di euro e hanno supportato 47mila posti di lavoro nel 2014.
I contenuti digitali, le recensioni e gli strumenti di prenotazione del sito non solo hanno influenzato il 10% della spesa di viaggio mondiale, ma hanno anche generato 22 milioni di viaggi turistici in un solo anno, di cui 600mila solo in Italia.
«Nessuno di questi viaggi avrebbe avuto luogo se non fosse stato per i contenuti di TripAdvisor. È interessante notare che TripAdvisor sta avendo un duplice effetto sulla spesa di viaggio. Da un lato i visitatori stanno risparmiando sulla spesa giornaliera utilizzando il sito per trovare offerte migliori e, dall’altro, la sicurezza che acquisiscono leggendo le recensioni porta a una crescita del numero dei viaggi e della loro durata», commenta Valentina Quattro, portavoce di TripAdvisor per l’Italia.
La piattaforma è visitata ogni mese da 340 milioni di utenti che generano oltre il 10% dei viaggi globali e il 12,5% in Italia. Ma come tutti i grandi player dell’economia digitale, anche TripAdvisor ci tiene a sottolineare l’importante contributo svolto a supporto dell’economia locale. Sempre secondo il report di Oxford Economics, infatti, si prenotano più vacanze che sono anche più lunghe e dell’incasso aggiuntivo ne beneficiano soprattuto le strutture più piccole. Se le grandi catene di hotel contano su 51 milioni di euro di entrate supplementari generate da TripAdvisor, gli alberghi “indipendenti” contano su circa 822 milioni, il 10% del totale.
Dopo la benedizione di Franceschini a Airbnb, anche il direttore generale del turismo Mibact, Francesco Palumbo, tende la mano a un altro big player del digital travel: «Manifesto apprezzamento per la ricerca, che testimonia l’importanza della brand reputation nel percorso decisionale del viaggiatore e anche una propensione di TripAdvisor a dotarsi di strumenti conoscitivi avanzati per orientare le scelte imprenditoriali». Il direttore insiste, poi, sull’importanza del Piano strategico del Turismo, che verrà presentato il prossimo 27 luglio, «molto più orientato alla domanda e che mira a riqualificare il brand Italia, sostenendo nuovi circuiti turistici oltre le grandi destinazioni e prende spunto dalle informazioni rilevate da una olta come TripAdvisor».
Palumbo glissa, invece, sulla componente “digital” o ulteriori anticipazioni sul PST di prossima presentazione.
«TripAdvisor è diventato un interlocutore nella raccolta di dati che consentono di discutere e orientare più in generale anche gli indirizzi strategici e di governance del turismo. Quest’ultimo aspetto è particolarmente rilevante in considerazione della forte attenzione alla raccolta dei dati nell’ambito del percorso partecipato di costruzione del Piano Strategico del Turismo 2016 che è di prossima approvazione», conclude il direttore generale del turismo.