Eppur si muove. L’Egitto tende la mano alla travel industry italiana e tenta, così, di recuperare il terreno perso. Lo fa riaffermando i rapporti istituzionali con gli stakeholder del settore. Si è svolto la settimana scorsa nella sede dell’Ambasciata egiziana a Roma il secondo incontro tra il ministro del Turismo e delle Antichità, Khaled El-Anany, e il presidente di Astoi Confindustria Viaggi, Pier Ezhaya. Il primo (ne abbiamo scritto qui) si era tenuto ad aprile al Cairo.
Astoi fa anche sapere che, sul fronte egiziano, è grande l’attenzione per la Cop 27, la Conferenza sul clima delle Nazioni Unite che si terrà a Sharm dal 6 al 18 novembre 2022: “Quasi un terzo della disponibilità alberghiera è stato riservato per l’evento. Per i turisti, a eccezione della ridotta capacità ricettiva – fa sapere il governo – non vi saranno particolari restrizioni, tranne che nei due giorni in cui saranno presenti i Capi di Stato mondiali”.
Sul fronte delle infrastrutture, procedono i lavori di completamento dell’autostrada Marsa Alam-Esna, che permetterà di raggiungere molto più rapidamente sia Luxor sia Aswan. “Parallelamente – riferisce Astoi – il governo sta implementando lo sviluppo della rete ferroviaria ad alta velocità tra la costa del Mar Rosso e la Valle del Nilo, allo scopo di combinare due delle attrazioni più importanti del Paese.
Sullo sfondo l’obiettivo del ministero di rilanciare il turismo classico e quello culturale anche con l’imminente apertura del Gem – Great Egyptian Museum, oltre al nuovo Museo delle antichità Egizie.
Nel corso dell’incontro, Astoi ha chiesto “di facilitare, attraverso accordi di interline con le compagnie internazionali che volano su Cairo, i collegamenti tra la capitale e Luxor/Aswan. El-Anany ha assunto l’impegno di contattare il ministero della Civil Aviation per trovare una soluzione in tal senso”.
In ballo, infine, fondi per campagne di comarketing sull’Egitto classico e Sharm el Sheikh.