Egitto, rimonta nel segno della “diversità”

Egitto, rimonta nel segno della “diversità”
18 Febbraio 10:02 2025 Stampa questo articolo

Parola d’ordine varietà, fiducia nella ripresa e voglia di raccontarsi anche come Paese contemporaneo: Arm El-Kady, ceo di Egyptian Tourism Authority, vuole porre l’accento sulle tante sfaccettature del Paese, che si candida a proporre il prodotto giusto per ogni target, e confida nell’anno in corso.

Dopo il record dei 14,9 milioni di arrivi internazionali nel 2023, l’Egitto aveva alzato l’asticella per l’anno successivo, stimando una crescita di almeno il 15% per giungere a quota 16,4 milioni. Ma poi lo scoppio della guerra Israele-Palestina e gli effetti sull’intera regione hanno giocoforza ridimensionato i risultati, di cui comunque l’Ente si dice soddisfatto: «Siamo cresciuti del 6% raggiungendo i 15,75 milioni, un nuovo record comunque. E credo che il 2025 sarà ancora migliore. Puntiamo a una crescita di almeno il 6-7% e consideriamo raggiungibile l’obiettivo di 16,5-17 milioni di arrivi».

Anche le previsioni sul mercato italiano, tradizionalmente tra i top player, sono state ribassate dalla crisi mediorientale: «Dopo gli 850mila italiani nel 2023, puntavamo al milione, ne abbiamo accolti invece 800mila l’anno scorso, piazzando il vostro mercato al sesto posto del ranking. Ma non è stato un andamento peggiore rispetto ad altre nazionalità che hanno subito un calo più pesante. Nella seconda metà dell’anno i numeri hanno registrato una ripresa, segnale che la fiducia è tornata e l’Egitto è stato nuovamente percepito come sicuro. E ora con i segnali di stabilità nella regione abbiamo una visione positiva». Trend di recente confermato da due big player come AlpitourVeratour.

Se i volumi maggiori sono appannaggio del Mar Rosso, in termini di valore a guidare è il Mediterraneo, dove forte domanda e capacità bassa tengono alte le tariffe. E in generale, rispetto ai rincari in Europa, il Paese continua a mostrarsi competitivo.

CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE

E l’Egitto è pronto a raccontarsi sempre di più come una destinazione sfaccettata. “Diversity” è infatti la parola chiave che campeggia nella comunicazione e nella promozione. «Abbiamo prodotti per tutti, a cominciare dalla gamma di accomodation, dai 5 stelle al low budget, con molti hotel ideali anche per le famiglie. Inoltre, la qualità sta migliorando di anno in anno e ce lo confermano anche i tour operator italiani, con i quali abbiamo sempre un rapporto importante e che incontriamo due o tre volte ogni anno: il livello di soddisfazione è cresciuto e questo ci incoraggia a fare ancora di più».

INFRASTRUTTURE IN PROGRESS

Non solo hotel e accoglienza: i prossimi anni promettono di essere interessanti anche sul fronte del miglioramento delle infrastrutture con investimenti di miliardi di dollari in corso per mobilità e viabilità. «Dalla linea metropolitana che collegherà il Grand Egyptian Museum all’aeroporto, alle nuove autostrade che dal Cairo arriveranno alla costa mediterranea verso Alessandria o Marsa Matrouh, sono tanti i progetti in cantiere. Sono in fase di realizzazione anche tre linee ferroviarie veloci che condurranno per esempio a Luxor o a Suez, la prima dovrebbe essere pronta nel 2026».

Il nuovo museo e l’arte

Dall’innegabile patrimonio storico e culturale al mare, dal deserto e le oasi al golf, il Paese vuole promuovere la varietà delle sue proposte candidandosi con la destinazione giusta per ogni tipo di target. E, soprattutto, intende investire per svelare al mondo anche il suo volto più contemporaneo: «Non abbiamo solo la nostra storia antica, ma anche la cultura più moderna. E un esempio di questa fusione è proprio nel nuovo Grand Egyptian Museum, la cui apertura è prevista a luglio e che rappresenta già di per sé modernità e autenticità, con il suo design moderno, display innovativi e l’uso di Ai e realtà aumentata. E poi promuoviamo numerosi eventi culturali che mostrano il volto moderno dell’Egitto».

Tra questi, Art d’Egypt, la manifestazione che mette in scena arte contemporanea e installazioni presso le piramidi di Giza invitando artisti da tutto il mondo. La prossima edizione, la quarta, dal titolo “Forever is now”, si terrà dal 29 ottobre al 21 novembre 2025.
Un nuovo modo di esplorare antichità e contemporaneo, dunque, che si esprime anche nelle gallerie d’arte, ma che abbraccia anche altri ambiti, dalla moda, con la Cairo Fashion Week, alla gastronomia, con la Food Week, e poi la settimana dedicata alla fotografia, e iniziative come quelle del Marsam Hotel a Luxor: un tempo quartier generale degli scavi dell’Università di Chicago, dal 1939 è un albergo immerso nel paesaggio archeologico di templi e tombe, ma soprattutto offre residenze agli artisti che possono soggiornarvi per qualche settimana e realizzare decorazioni e installazioni.

Il VOLTO ACTIVE DEL PAESE

Naturalmente si tratta spesso di temi di nicchia, che hanno bisogno di essere messi a sistema per poter arrivare nel modo giusto al grande pubblico. Così come dedicata ai target active è tutta l’offerta sportiva del Paese, a partire da quella adrenalinica: «Crescono attività come lo sky diving, amato dai viaggiatori europei come i tedeschi e i francesi che lo praticano in patria ma che poi vengono in Egitto per sfruttarne il clima mite nelle stagioni europee più fredde. Si può fare per esempio alle Piramidi, come anche il motor gliding. Dalle maratone al trekking al running, svolgere queste attività sportive immersi nei nostri paesaggi e tra le antichità è il nostro valore aggiunto».

  Articolo "taggato" come:
  Categorie

L'Autore

Mariangela Traficante
Mariangela Traficante

Guarda altri articoli