by Redazione | 19 Giugno 2023 16:22
A poco più di un anno dalla missione in Egitto di Astoi Confindustria Viaggi[1], a cui era seguito un summit a Roma[2], il presidente dei t.o. Pier Ezhaya – con il braccio destro, il direttore Flavia Franceschini – ha incontrato, nelle stanze dell’Ambasciata, il nuovo ministro del Turismo e delle Antichità della Repubblica Araba d’Egitto, Ahmed Eissa. Lo comunica l’associazione dei tour operator in una nota.
“Il ministro – si legge – si è dichiarato estremamente soddisfatto dei numeri registrati nel primo trimestre 2023, che ha visto l’arrivo di 257mila italiani, e ha riferito che l’aspettativa è di raggiungere la quota di 700mila arrivi entro la fine dell’anno”. Un obiettivo già dichiarato nell’incontro, sempre in Ambasciata, con la stampa di settore[3], che ha preceduto il vertice tra il rappresentante del governo egiziano e il suo omologo italiano Daniela Santanchè[4].
Scrive ancora Astoi: “Il ministro ha reso noto che verrà introdotta una legge per ottenere agevolazioni sui finanziamenti per le ristrutturazioni alberghiere e che verranno stanziate risorse per il prodotto crociere, ovvero incentivi per la riqualificazione/costruzione di imbarcazioni e di nuovi porti. Tra le destinazioni maggiormente interessate dagli stanziamenti per il prodotto connesso alle crociere si annoverano Il Cairo, Luxor, Assuan ed Abu Simbel”.
L’associazione dei t.o. ricorda anche come sia stato lanciato “un programma che consentirà alle compagnie aeree di ottenere un supporto economico a seconda dell’occupazione e dell’aeroporto di arrivo”, oltre a una serie di “azioni di comarketing che permetteranno alle compagnie aeree di abbattere del 50% i costi di promozione. L’obiettivo dichiarato è di aumentare il numero dei posti volo del 35% nel 2023 e di un ulteriore 30% nel 2024”.
Il ministro Eissa ha poi garantito all’associazione dei t.o. “che il turismo sarà supportato da iniziative concrete e da investimenti significativi, che aiuteranno il settore privato e porteranno a una crescita prevista dei flussi superiori al 25%. La prospettiva è di passare dai 15 milioni di turisti attesi nel 2023 a circa 30 milioni di visitatori entro il 2028”.
Ulteriore notizia: l’istituzione di “una nuova tassa volta a finanziare l’Ufficio del turismo, che andrà da 5 a 50 lire egiziane ( da 15 centesimi a circa 1,45 euro, ndr) per persona alloggiata, a seconda del livello della struttura ricettiva”.
Astoi, da parte sua, ha manifestato la propria “preoccupazione per il forte incremento del costo dei biglietti di ingresso per musei e siti archeologici, previsto per i mesi di giugno, novembre e dicembre e anche del notevole aumento dei costi alberghieri”. E ha auspicato inoltre che, così come sta avvenendo in molti Paesi del mondo, “anche in Egitto diventi prioritaria per gli alberghi la sostenibilità ambientale e sociale, con protocolli volti ad aumentare la sensibilità su temi così importanti”.
L’associazione fa, infine, sapere che invierà una lettera al ministro sul tema dei permessi di lavoro “per incrementare il numero di lavoratori italiani, soprattutto in alcuni ruoli per i quali si rende necessaria la presenza di addetti che parlino la nostra lingua e che abbiano competenze specifiche”.
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