Cala il sipario su Ego Airways, compagnia aerea italiana lanciata a fine 2020 che non ha retto alla prova del mercato già lo scorso anno. Lo scorso 13 dicembre, infatti, gli azionisti hanno deliberato la messa in liquidazione della società. Ora per i dipendenti si spalancano le porte del licenziamento collettivo.
A decretarne la fine è stato il mancato completamento del processo di vendita di Ego Airways spa ad altri investitori entro il 30 novembre 2022: entro tale data infatti la società avrebbe dovuto chiudere la vendita a un mai meglio precisato fondo internazionale che sarebbe stato intenzionato ad acquisire le licenze di volo e il Certificato di operatore aereo (Coa). Tali licenze, infatti, erano state sospese da Enac lo scorso gennaio e successivamente la sospensione era stata prorogata di quattro mesi a partire dai primi di luglio 2022 proprio per consentire l’ingresso di nuovi azionisti.
Nelle ultime settimane, numerose voci di corridoio avevano dato il fondo Galaxia-AmonRa Capital vicino all’acquisto delle licenze con l’obiettivo di far decollare una nuova compagnia aerea chiamata AviaRoma. Dietro il fondo ci sarebbe la figura di Robert Flavio Paltrinieri, nome non è nuovo per chi ha seguito i dossier Alitalia negli ultimi anni: Paltrinieri, infatti, è balzato alle cronache nazionali nel febbraio 2021 quando il suo nome e quello del fondo – creato come “acceleratore di nuove idee tecnologiche e dedicato al salvataggio di aziende in difficoltà in Europa” – erano stati accostati a un eventuale offerta per rilevare Alitalia in amministrazione straordinaria con l’uscita perfino di una lettera di Paltrinieri indirizzato al premier Mario Draghi.
Ego Airways al momento non ha nessun aereo in flotta ma “ha in pancia”40 dipendenti e un debito di circa 7 milioni di euro. A giugno scorso la società aveva trovato l’accordo con i sindacati per chiedere altri 12 mesi di cassa integrazione guadagni straordinaria (cigs) per tutti i suoi 40 dipendenti (6 assistenti di volo, 16 piloti e 18 unità del personale di terra.) con decorrenza dal 1° giugno 2022 .
A fine 2020 la compagnia aerea – partita con un investimento di 4 milioni di euro frutto di una cordata di imprenditori guidata da O.c.p. Group (Officine Cooperatori Piacentini) e rappresentata dal presidente, Marco Busca, e dal ceo, Matteo Bonecchi – aveva svelato il suo progetto partendo con un solo aereo in flotta, un Embraer 190 da 100 posti.
Già a inizio 2021 i piani erano diventati subito ambiziosi con l’ingresso di altri due aeromobili e un network che prevedeva voli da Catania, Bari e Lamezia Terme verso Forlì, Parma e Firenze; le rotte da Forlì-Cagliari, e Brindisi per Forlì e Firenze, e infine la Bergamo-Roma (attualmente operata da Aeroitalia, ndr). A fine 2021, e dopo meno di un anno dall’avvio delle operazioni, il vettore aveva cancellato tutti i voli. Con la mancata vendita a un investitore, quindi, si chiude definitivamente la breve avventura di un’altra compagnia aerea italiana.