Festa grande di El Al a Roma in occasione dei 70 anni di attività. Gli stessi celebrati lo scorso maggio dallo Stato d’Israele, con il vettore di bandiera israeliano che porta avanti un’attività operativa fatta di un network di 36 destinazioni nel mondo, servite da una flotta di 42 aeromobili destinata a un significativo ammodernamento con l’arrivo graduale dei 16 nuovi Boeing 787 Dreamliner.
Per Yoav Weiss, managing director di El Al, si tratta di «un traguardo prestigioso, ma anche punto di partenza per un vettore che oggi vanta perfomance di alto profilo e un sistema di sicurezza che viene preso ad esempio da altre compagnie aeree, grazie a un bassissimo indice di incidenti». E l’evoluzione del vettore «passa anche attraverso il consolidamento di certi mercati come quello italiano, che è sicuramente tra i più interessanti. La riprova è un’offerta aerea di 36 voli settimanali da e per l’Italia, movimentando circa 470mila passeggeri», aggiunge.
Sull’importanza di El Al e dell’interscambio commerciale Italia-Israele, generato dal vettore, è tornato anche Fausto Palombelli, chief commercial officer di Aeroporti di Roma: «Una compagnia come El al rappresenta un punto di riferimento per l’aeroporto di Fiumicino e lo dimostrano le cifre complessive delle rotte servite da Roma verso Israele, con oltre 600mila passeggeri l’anno».
A chiusura dei festeggiamenti Victoria Shlomo, inflight service manager di El Al, ha presentato anche il programma El Al Ambassador, che vede coinvolti numerosi addetti del personale di terra e di bordo della compagnia aerea in un’efficace opera di promozione della terra d’Israele attraverso le loro singole storie raccontate nei paesi esteri dove El Al opera. Una sorta di passaparola dove si riesce a instaurare un giusto sentiment tra gli ambasciatori di Israele e i passeggeri-ospiti di altre nazionalità.