Nuovi aiuti, ma anche l’invito a eliminare il Passenger Locator Form. La richiesta al governo italiano arriva da Franco Gattinoni, presidente di Fto. «Il turismo, alla luce della ricchezza che genera, merita più risorse di quelle che ha sempre ricevuto. E siccome la crisi non è ancora finita, chiediamo sostegni mirati nel prossimo “decreto aiuti” per il turismo organizzato che vive una condizione finanziaria ancora difficile, malgrado i segnali di risveglio», afferma il numero uno della federazione che fa capo a Confcommercio.
«In vista poi dei nuovi allentamenti delle misure anti Covid che scatteranno dal primo maggio – prosegue Gattinoni – chiediamo in modo specifico di eliminare il Plf, il modulo delle autorità sanitarie che ormai rappresenta un inutile adempimento burocratico capace soltanto di ingolfare la macchina dei viaggi, senza aggiungere nulla in termini di sicurezza delle persone».
Sul tema dei sostegni al settore è intervenuto in queste ore anche Gianni Rebecchi, presidente di Assoviaggi. «Bene i segnali di risveglio del comparto, ma il turismo organizzato è stato abbandonato a se stesso», ha dichiarato.
«I 586 milioni di sostegni agli operatori del settore del turismo organizzato si riferiscono al 2020 e i fatturati, purtroppo, parlano chiaro: in due anni di pandemia agenzie di viaggi e tour operator hanno perso circa 20 miliardi di euro e, nel frattempo, attendiamo ancora l’erogazione dell’insufficiente stanziamento di 37 milioni di ristori di stanziamenti per il 2021 -2022», ha aggiunto commentando le recenti dichiarazioni del ministro del Turismo, Massimo Garavaglia.
«Senza contare – ha concluso Rebecchi – le criticità riguardo agli ammortizzatori sociali che le imprese si trovano a fronteggiare dal mese di gennaio: i nostri collaboratori sono ancora in attesa di ricevere la cassa integrazione».