Emergenza ritardi aerei, a giugno disservizi su oltre 210mila voli
Oltre 210mila voli in ritardo nel solo mese di giugno, con una media di 7mila disservizi aerei al giorno. Per Iata, che rappresenta circa 290 compagnie aeree di linea, è piena emergenza-ritardi ed occorre che l’Unione Europea e i governi nazionali intervengano per riformare profondamente il traffico aereo nel vecchio continente.
I dati di Eurocontrol confermano che ormai il 20% di tutto il traffico aereo nel mondo subisce ritardi che generano disservizi e disagi ai passeggeri-clienti. Il tempo medio di ritardo è di 17 minuti e la maggior parte della responsabilità deriva da una incapacità di controllo del traffico aereo, da personale inadeguato con turni inflessibili e da una cronica inadeguatezza di reazione agli eventi dirompenti.
Nei primi sei mesi dell’anno, sempre secondo Eurocontrol, i maggiori disagi si sono avuti in Germania, Francia e Austria. Lo scorso anno era stato adottato un vero e proprio piano di emergenza che si è poi rivelato una inadeguata misura-tampone: per riorganizzare lo spazio aereo della regione e nel tentativo di mitigare le inefficienze della rete, c’era stata una redistribuzione di circa 1000 voli al giorno per alleggerire il traffico nelle aree ed aeroporti più congestionati, col risultato che il cosiddetto “re-routing” imposto ha generato un incremento del tempo di viaggio per i passeggeri, costringendo spesso le compagnie aeree a circumnavigare le aree saturate con percorsi più lunghi e meno efficienti producendo così anche una eccedenza di emissioni di co2.
Iata invita la Commissione europea e i governi europei a riformare norme e regolamenti obsoleti, in modo che il personale possa essere impiegato dove è richiesto un loro maggior supporto e avviare assunzioni di personale aggiuntivo, necessario per colmare eventuali lacune. In una parola modernizzare l’infrastruttura Atm entro pochi mesi per non rischiare conseguenze operative ancora più gravi.
«Ora che, come sempre avviene in estate, l’attività aerea si è intensificata – osserva Rafael Schvartzman, regional vice president per l’Europa di Iata – aumentano i rischi di disservizi e disagi per i passeggeri che tra l’altro viaggiano prevalentemente per fruire delle loro vacanze e tutto questo è inaccettabile. Occorrono investimenti immediati per una corretta pianificazione del traffico aereo ed una gestione ottimale dei voli».