Si chiude con il segno più l’anno fiscale del Gruppo Emirates, che per il 32esimo anno consecutivo ha registrato un profitto (456 milioni di dollari), a fronte di un calo dei ricavi principalmente dovuto alla riduzione delle operazioni durante la chiusura della pista dell’Aeroporto Internazionale di Dubai nel primo trimestre dell’esercizio, e all’impatto delle restrizioni di volo e di viaggio dovute alla pandemia di Covid-19 nel quarto trimestre.
Segno più anche per i conti della sola compagnia aerea, che ha registrato un utile di 1,1 miliardi di 288 milioni di dollari, con un aumento del 21% rispetto ai risultati dello scorso anno e un margine di profitto dell’1,1%. Dal canto suo, il traffico passeggeri complessivo è diminuito (56,2 milioni di passeggeri, con un -4%); con una capacità di posti in calo del 6%, la compagnia aerea ha raggiunto un load factor del 78,5% (rispetto al 76,8% dell’anno scorso)
Durante l’esercizio finanziario, inoltre, Emirates ha ricevuto sei nuovi aeromobili (tutti A380), mentre ha eliminato gradualmente sei velivoli più vecchi, quattro Boeing 777-300ER, gli ultimi 777-300 e un cargo Boeing 777. Emirates ha chiuso l’esercizio con 5,5 miliardi di dollari di liquidità.