Anche Emirates chiude i conti in rosso nel primo semestre del 2020. La compagnia di Dubai ha accusato nei primi sei mesi dell’esercizio una perdita di 14,1 miliardi di dirham, pari a circa 3,4 miliardi di dollari.
«A causa di questa situazione senza precedenti per l’industria dell’aviazione e dei viaggi, il gruppo Emirates ha registrato una perdita semestrale per la prima volta da oltre 30 anni», ha dichiarato il presidente della compagnia, lo sceicco Ahmed Ben Said al-Maktoum. I ricavi sono crollati del 74% perché l’aumento del traffico cargo non è riuscito a compensare il crollo del traffico passeggeri.
Emirates ha ripreso i regolari voli passeggeri il 21 maggio, dopo avere cancellato la maggior parte delle sue rotte per quasi due mesi e finora ha recuperato circa un sesto della sua rete pre-pandemia. Il gruppo ha tagliato circa un quarto dell’organico, cioè 26mila posti, nei sei mesi a un totale di circa 81mila dipendenti per adeguarsi ‘alla capacita’ e alle attività prevedibili nel futuro. Durante la pandemia, Emirates ha ricevuto sostegno dal governo di Dubai, da cui è controllata, con un’iniezione di 7,3 miliardi di dirham da marzo.