Enac, Di Palma dixit: «L’era delle low cost è finita»
Volare di mattina, evitare il bagaglio in stiva e dotarsi di tanta pazienza. Sono queste le tre regole base che il presidente di Enac, Pierluigi Di Palma, suggerisce ai passeggeri d’agosto alle prese con il caos voli e i disagi aeroportuali che stanno interessando tutta Europa.
Nel frattempo, però, c’è un modello che va ripensato, quello delle compagnie aeree low cost. Di Palma lo dice senza mezzi termini durante l’intervista concessa al Corriere della Sera: «L’era delle low cost è finita. Sono operatori aerei che hanno saputo meglio degli altri confrontarsi con le regole fatte 30 anni fa. Ma oggi questo sistema deve fare i conti con un mondo diverso».
Non solo, per il presidente di Enac – riprendendo le critiche avanzate dai vertici di Ita Airways sul modello di finanziamento aeroporti-compagnie low cost – «le linee guida sugli incentivi alle compagnie devono essere riscritte e devono permettere a chiunque di verificare e concorrere»
Sul tema del caos voli e cancellazioni – che sta scatenando le accuse reciproche sulle responsabilità tra scali e vettori – Di Palma rimanda al mittente gli attacchi del direttore generale Iata, Willie Walsh, che addebita tutti i disguidi agli aeroporti. «Non sono d’accordo. Il contratto che il passeggero firma quando acquista un volo è con il vettore, non con gli scali. Poi semmai tocca al vettore chiedere un indennizzo al gestore aeroportuale».