Enac, Di Palma: «Italia pronta alle sfide della nuova mobilità aerea»
L’Italia è pronta alle nuove sfide del trasporto aerospaziale e alle innovative modalità della mobilità aerea: lo ha dichiarato il presidente dell’Enac, Pier Luigi Di Palma, intervenendo alla prima edizione del Mam – Mediterranean Aerospace Matching, evento internazionale dedicato alle nuove frontiere dell’aerospazio di cui l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile è co-organizzatore.
Di Palma, che segue, da sempre, con particolare attenzione l’evoluzione dello scalo di Grottaglie, città in cui è nato, è intervenuto in apertura dei lavori illustrando il ruolo dell’Enac in una visione strategica di carattere duale basata su una maggiore e migliore collaborazione istituzionale e con il coinvolgimento diretto dell’industria nazionale del settore.
«Il processo di liberalizzazione e privatizzazione del trasporto aereo, avviato in Europa agli inizi degli anni ’80 e ormai consolidato a valle di un ciclo di elaborazione normativa di carattere comunitario, lascia aperte le porte ad una nuova politica europea di settore, ispirata ai canoni dell’innovazione tecnologica e della tutela dell’ambiente, in cui trovano spazio, in un mercato in crescita esponenziale, gli scenari satellitari volti a delineare una più razionale utilizzazione degli spazi aerei e a risolvere il problema della saturazione della capacità aeroportuale dei grandi scali europei».
Per Di Palma, «solo in tal modo sarà possibile, infatti, il superamento di una datata politica dirigistica legata all’esigenza di tutelare vecchi monopoli, il rafforzamento dell’Italia in ambito comunitario ed europeo, intercettando i bisogni legati alla mobilità dei cittadini in un contesto territoriale – l’Europa – che non solo geograficamente, ma anche culturalmente, rappresenta l’identità nazionale, quanto meno per i giovani».
«L’Enac – ha continuato il presidente Di Palma – ha come mission la promozione di
iniziative di supporto allo sviluppo dei segmenti emergenti nel settore aeronautico, tra cui aeromobili senza equipaggi a bordo e spazioporto con l’obiettivo di garantire la crescita in sicurezza di tutto il comparto e la trasformazione dei concetti di mobilità e di trasporto. In tale contesto, l’aeroporto di Taranto Grottaglie è stato individuato come primo spazioporto nazionale. Nel 2020, con l’approvazione da parte dell’Enac del “Regolamento per la costruzione e l’esercizio degli spazioporti”, siamo stati il primo Paese europeo a dotarsi di un regolamento per realizzare e gestire uno spazioporto sul proprio territorio nazionale arricchendo l’offerta infrastrutturale nazionale, nell’ottica di una strategia di sviluppo dell’intero sistema dell’aviazione».