by Gabriele Simmini | 11 Marzo 2019 13:23
Mentre in Etiopia è stata ritrovata la scatola nera dell’aereo B737 Max 8 di Ethiopian Airlines schiantatosi domenica scorsa[1], in Italia l’Enac annuncia la piena conformità dei tre aeromobili simili posseduti da Air Italy e operativi da Milano Malpensa. Nel frattempo, l’agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa) ha comunicato all’agenzia Bloomberg che starebbe “monitorando la situazione, ma sarebbe troppo presto per fornire indicazioni alle compagnie europee”.
L’Ente nazionale per l’aviazione civile, infatti, informa che gli aeromobili di questo modello nel panorama italiano sono solo tre, tutti in uso da Air Italy. Dalle verifiche e ispezioni condotte, l’Enac annuncia che il vettore italiano opera “in piena osservanza delle prescrizioni operative emesse dal costruttore Boeing e approvate dalla Faa – Federal Aviation Administration, ente americano certificatore dei velivoli Boeing”.
Quello di domenica, infatti, è il secondo incidente per il Boeing 737 Max 8, a cinque mesi da quello della Lion Air verificatosi in Indonesia, in cui persero la vita 189 persone. Proprio in seguito al primo incidente, infatti, Boeing e Faa hanno eseguito nuove prescrizioni che riguardano sia la formazione dei piloti che l’aggiornamento dei manuali di volo.
Operazioni che, secondo l’Enac , sono state verificate in piena conformità anche sui tre velivoli di Air Italy. Anche l’ente italiano, infine, è “in contatto con l’Easa per le eventuali determinazioni europee in merito a tale tipologia di velivoli”.
Dal canto suo, Air Italy affida a una nota stampa la sua posizione rivendicando la piena regolarità della flotta: “Per la nostra compagnia aerea, la sicurezza dei nostri passeggeri è da sempre la principale priorità. Con riguardo al B737 Max 8 e a tutti gli aeromobili operativi in flotta, la compagnia si trova in piena conformità con le disposizioni delle autorità aeronautiche e alle procedure operative e direttive del costruttore. La compagnia è in costante contatto con le autorità e ne seguirà le direttive con l’obiettivo di garantire un servizio improntato alla massima sicurezza del volo”.
Ethiopian Airlines ha annunciato ala stampa, infine, il ritrovamento del Registratore digitale dei dati di volo (DFDR) e il Registratore di voce della cabina di pilotaggio (CVR). I dati che verranno estratti permetteranno di fare maggior chiarezza sulle responsabilità e la dinamica della tragedia.
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