In seguito all’entrata in vigore del dpcm dello scorso 3 novembre, l’Enac ha inviato una lettera alle compagnie aeree che operano voli da e per il territorio italiano richiamandole al “rispetto dei diritti dei passeggeri che non possono usufruire dei biglietti aerei già acquistati a causa delle nuove misure per il contrasto e il contenimento dell’emergenza da Covid-19 disposte dal governo a protezione della salute dei cittadini”.
Le compagnie – sottolinea l’Enac in una nota – hanno tuttavia l’obbligo di “rimborsare i passeggeri con voli programmati sugli aeroporti situati in queste zone che, per motivi indipendenti dalla loro volontà, non possono usufruire del volo”. L’Ente, prosegue la comunicazione, ha ricevuto varie segnalazioni da parte di viaggiatori che si sono visti negare il rimborso dei biglietti che non possono essere utilizzati a causa di tali limitazioni.
Per rimarcare le nuove disposizioni vigenti nel nostro Paese, a tutela dei diritti dei passeggeri del trasporto aereo, come da regolamenti comunitari di riferimento, l’Enac ha scritto al contempo anche alle associazioni di settore Ibar (Italian Board of Airline Representatives) e Iata (International Air Transport Association).