by Redazione | 13 Settembre 2022 14:12
Mentre si sblocca in Senato, con l’accordo sul superbonus, l’iter del decreto Aiuti bis e in agenda resta il varo dell’Aiuti ter[1], alcune tra le principali sigle del turismo chiedono insieme e a gran voce a governo e Parlamento “interventi urgenti per salvaguardare le imprese e i posti di lavoro”.
Nell’avviso comune – che porta la firma di Federalberghi, Fipe, Fiavet, Faita, Fto, Confcommercio, Assoturismo, Confesercenti, ma anche Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs – sono richieste una serie di azioni specifiche contro le varie crisi da Covid-19, guerra in Ucraina e caro energia[2].
Le parti sociali del travel chiedono, innanzitutto, la salvaguardia dei posti di lavoro con il finanziamento di ammortizzatori sociali in deroga per le imprese costrette a ridurre o a sospendere temporaneamente l’attività, senza oneri aggiuntivi a carico dei datori di lavoro. Tra le richieste, poi, ulteriori agevolazioni per le imprese sopraffatte dalle emergenze e la concessione di uno sgravio contributivo in relazione ai lavoratori del turismo, in caso di mancato ricorso agli ammortizzatori sociali.
Contromisure mirate a “non disperdere gli effetti della ripresa turistica che ha caratterizzato la stagione estiva” e contrastare le crisi, alla luce del “rischio di una riduzione marcata dell’attività delle imprese ad apertura annuale e di una chiusura anticipata[3] e/o di una ritardata o mancata riapertura delle imprese stagionali, con possibili rilevanti conseguenze sui livelli occupazionali”.
Dalle organizzazione dei datori di lavoro e dei lavoratori del settore turismo l’appello a governo e Parlamento a “fare presto”.
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