by Andrea Lovelock | 17 Gennaio 2018 7:00
Dati alla mano, quello spagnolo si sta rivelando uno dei mercati più dinamici degli ultimi anni. Il direttore esecutivo dell’Enit, Gianni Bastianelli, non ha dubbi: «La crescita è a doppia cifra da almeno tre anni. Un trend molto interessante, tanto che gli stessi territori italiani sono oggi più propensi a promuoversi in Spagna. In un passato non troppo lontano – ricordiamolo – questo bacino era considerato di seconda fascia rispetto a Germania e Francia. Si tratta di un’evoluzione naturale in quanto gli spagnoli hanno scoperto la vacanza all’estero più di recente rispetto ad altri mercati europei maturi. Oggi la Spagna è tra i primi dieci paesi nel rating del nostro incoming. Non dobbiamo sottovalutarlo».
È così chiarito l’inevitabile investimento promozionale illustrato da Bastianelli: «Priviligeremo soprattutto le iniziative B2C mirate al cliente, come avvenuto lo scorso anno con la promozione durante gli Open di tennis di Madrid. Per quanto riguarda, invece, il B2B, a partire dalla presenza a Fitur[1], ci concentreremo sulle operazioni che possono consolidare i rapporti tra i t.o. ed evidenziare le eccellenze dei territori. A conferma della crescente importanza del mercato spagnolo, nel nostro stand alla fiera di Madrid saranno presenti tre regioni – Campania, Calabria e Puglia – rispetto alle precedenti edizioni con una sola regione».
Ma la chiave di volta nella crescita turistica bidirezionale Italia-Spagna è stata certamente l’implementazione dei servizi aerei, come lo stesso Bastianelli ammette: «La moltiplicazione e la capillarità dei collegamenti low cost tra i due Paesi ha indubbiamente favorito un interscambio turistico sempre più importante. Si tratta di un’offerta aerea che prevede voli giornalieri e quindi un costante flusso di traffico, sia in entrata, che in uscita: ne hanno beneficiato le grandi città d’arte come Roma e Firenze, ma anche altri territori. A tal proposito l’intenzione dell’Enit è proprio quella di diversificare le azioni promozionali orientandosi, ad esempio, verso il segmento Mice, molto promettente. Vogliamo cambiare la formula di partecipazione alle fiere tematiche come l’Ibtm di Barcellona, dando più spazio ai convention bureau, perché è giusto che siano questi soggetti a operare al meglio per la promozione e contrattazione del prodotto congressuale italiano».
Riguardo, poi, alle operazioni che l’Enit ha in cantiere per il 2018, Bastianelli anticipa: «Abbiamo già approntato una serie di azioni promozionali negli aeroporti e nelle metropolitane spagnole, mentre è già in atto un’iniziativa sui bus pubblici nelle grandi città iberiche. Intendiamo anche avviare azioni di comarketing con partner come Vueling, molto presente sul mercato italiano. A nostro favore giocano i repeater, molto numerosi tra gli spagnoli». Su cosa sarà focalizzata la comunicazione? «Così come avvenuto per l’Anno dei Borghi – conclude Bastianelli – seguiremo le indicazioni del Mibact e quindi punteremo molto sui Cammini, confidando sulla componente religiosa che ha un forte ascendente su molti spagnoli, e sull’Anno del Cibo che avrà sicuramente presa su un popolo molto sensibile alle eccellenze enogastronomiche».
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