Enit, fumata nera dalle Regioni
Un altro nulla di fatto per la candidatura del secondo consigliere del nuovo cda Enit, presieduto da Giorgio Palmucci. Nel corso della riunione di oggi, la Conferenza delle Regioni ha rinviato a metà febbraio ogni decisione in merito. Al momento il rappresentante degli enti locali rimane Giovanni Lolli, coordinatore abruzzese degli assessori regionali al Turismo, che a dicembre si era fatto carico di rappresentarli all’Enit. La sua candidatura, subito espressa come “temporanea”, era stato motivata dalla scadenza in regime di prorogatio. Lolli, per non lasciare spazi di indeterminatezza, aveva accettato la designazione in attesa di una candidatura definitiva che non è arrivata neanche oggi.
Ora, stando a quanto riferito da fonti interne, la Conferenza sta portando avanti una procedura per individuare un personaggio che sostituisca Lolli, ma si tratta di una fase “delicata e complicata” perché ci sono in atto diversi ragionamenti da parte di alcune Regioni. Di certo, non si è trovata la quadra intorno al nome di Sebastiano Conti Nibali, l’avvocato siciliano capo del gabinetto vicario del presidente della Sicilia, Nello Musumeci, che evidentemente non ha trovato il pieno consenso di altre Regioni.
Secondo altre fonti vicine al governo, questo stallo comincia a innervosire il ministro del Mipaaft, Gian Marco Centinaio, che aveva già espresso il suo malumore sui tempi e sull’impasse legato alle quote rosa che rischia di creare incroci di veti.
In posizione di attesa le associazioni di categoria, deputate a segnalare il terzo candidato. Qualora dalle Regioni spuntasse il nome di una donna, queste potrebbero voler orientarsi alla scelta di un uomo.