L’Italia torna (finalmente) ad accogliere i turisti stranieri, trainata dalle intramontabili Roma, Milano e Venezia in crescita rispettivamente dell’82,2, del 63,9 e del 30,2%: «Non abbiamo ancora recuperato la totalità dei livelli pre pandemia, ma notiamo una diversificazione maggiore», dichiara il nuovo amministratore delegato di Enit Ivana Jelinic, intervistata da Vanity Fair.
Le ambizioni di Enit, che ha in programma la più grande campagna di promozione mai fatta, sono importanti, e sembrano andare oltre agli strascichi del Covid, all’inflazione o alle incertezze legate alla guerra russo-ucraina: «Vorremmo tornare ai dati del 2019, anno migliore per il turismo in Italia con un totale di 131,38 milioni di turisti, e anzi fare ancora meglio e far sì che il 2023 sia l’anno del record – racconta Jelinic – Ogni anno, la nostra Agenzia ha a disposizione un budget da circa 30 milioni per la promozione del Paese, ma nel 2023 attingiamo a una locazione aggiuntiva grazie al Pnrr».
Leggi anche “È ufficiale: Jelinic ad Enit. «Obiettivo fare squadra»
L’ad di Enit rimarca quanto il turismo sia un tema trasversale, che tocca ambiti apparentemente distanti come la moda o anche il design: «Mi piacerebbe ci fossero più contaminazioni, anche se come ente pubblico il nostro ambito di collaborazione con il privato è ovviamente circoscritto». E la sinergia con altri ministeri ed enti? «Si può fare tutto, ma sono progetti più che ambiziosi», aggiunge.
Il mirino non è puntato solo su America e mercati europei come quello tedesco, spagnolo o britannico. Centrale, in questo momento, «l’attenzione sull’India – spiega Ivana Jelinic a Vanity Fair – Un Paese da un miliardo e mezzo di persone e un’economia che cresce a doppia cifra. Qui va riempito il vuoto lasciato da russi e cinesi».
Infine, l’overtourism e l’esempio Venezia: «Una città che va preservata, che non può essere lasciata all’arrembaggio selvaggio con numeri che non può sostenere. Certo, possiamo sensibilizzare i turisti che raggiungono l’Italia ma è difficile, i turisti non si ordinano su Amazon, così come non esiste il turista perfetto», conclude il vertice Enit.