by Redazione | 26 Aprile 2024 11:38
Per le vacanze primaverili l’Italia si piazza tra le altre destinazioni di solito ritenute low cost, tra cui Grecia e Slovenia, come meta competitiva. Parola dell’Ufficio Studi di Enit con Remtene, che nonostante quanto denunciato da Assoutenti[1] – secondo cui gli attuali e imminenti ponti costeranno alle famiglie italiane circa il +10,5% rispetto allo scorso anno – disegna un quadro di totale attrattività del costo dei soggiorni fino al 5 maggio.
Oltre ad Assoutenti, anche Confcommercio ha dichiarato che i circa 16 milioni di italiani in viaggio spenderanno una cifra salata che complessivamente si aggira sui 5,5 miliardi.[2]
Eppure le stime di Enit preoccupano meno. Se nelle città d’arte italiane il prezzo medio di una doppia in hotel di categoria medio-alta conviene più delle capitali di altre nazioni europee sui 244 euro (241 euro in Spagna), così come al mare (158 euro in Italia, 154 euro in Slovenia), sui laghi il prezzo della stessa doppia si attesta in media a 165 euro contro i 202 della Svizzera. Lo stesso vale in montagna con un prezzo medio di 169 euro in Italia contro i 216 dell Svizzera e i 200 euro dell’Austria.
Sui b&b la competitività dell’offerta italiana è ancora più evidente: nelle città d’arte l’Italia è al quarto posto dopo Svizzera (136 euro), Benelux, e Austria con 124 euro a doppia, quarta anche per il lago con 120 euro a camera (dopo Svizzera a 144 euro, Uk e Austria), ma è al mare che i prezzi italiani si distaccano maggiormente, con 107 euro a camera contro i 123 della Slovenia. Infine, anche in montagna il prezzo si attesta a 124 euro contro i 141 euro della Svizzera e i 131 euro dell’Austria.
Gli statunitensi continuano a essere i visitatori più assidui. Per il periodo considerato, risultano confermate circa 32mila prenotazioni aeree dagli Stati Uniti verso l’Italia, il 13,3% sul totale estero.
«Le presenze si consolidano[3], l’Europa si conferma tra i nostri principali mercati con Germania e Francia in testa e nonostante il meteo incerto il trend è di vivere il viaggio open air. Torna la Cina al quinto posto tra i Paesi di provenienza internazionale e tutti i mercati long haul soprattutto gli Stati Uniti e in particolare da Los Angeles, Chicago, Boston e Miami. I turisti si fermano per almeno 13 notti con un picco di arrivi previsto per il 27 aprile», dichiara Alessandra Priante, presidente Enit.
Guardando l’universo Ota, sempre secondo i dati Enit su dashboard Data Appeal, le città d‘arte hanno già riempito come lo scorso anno al 50% totale tutte le loro strutture ricettive per i ponti dal 25 aprile fino al 1° maggio (59,4% nelle locazioni brevi), con punte più alte nella giornata del 26 aprile quando arrivano al 60% del totale disponibile.
Friuli Venezia Giulia, Basilicata, Campania, Sicilia o Umbria, il turista dei ponti è certamente alla ricerca di un’esperienza culturale che si combini con l’autenticità dei territori. Con i ponti di primavera che restano un momento di svago che coniuga la voglia di turismo active e green con quella di scoperta dei luoghi, delle culture e di noi stessi come nel caso dei Cammini.[4]
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