Missione in Cina per Enit: l’obiettivo è ricostruire la strada per le imprese turistiche italiane, soprattutto a favore di quelle che intendono presidiare e posizionarsi su un mercato tanto grande e strategico.
La roadmap dell’Agenzia nazionale del turismo italiano prevede quattro appuntamenti organizzati nelle principali città del Paese di Mezzo e con un vertice con le più alte cariche del ministero della Repubblica Popolare Cinese. L’amministratore delegato Ivana Jelinic ha avuto un incontro a Pechino con il direttore generale del dipartimento Scambi Internazionali del “Mitur” cinese Zheng Hao, con cui è stato delineato lo stato dell’arte dei rapporti bilaterali in tema di turismo e concordate sinergie per favorire relazioni più efficaci e stabili tra le imprese delle due destinazioni.
Nello specifico il direttore Zheng ha confermato che l’Italia, anche in seguito alla riapertura dei confini della Cina ai viaggi internazionali, è in cima alle preferenze dei turisti cinesi. Una prospettiva, questa, confermata anche dai circa 350 tour operator cinesi registrati per il roadshow di Enit in Cina: quattro eventi organizzati nelle città più importanti in termini di provenienza dei flussi turistici dalla Cina all’Italia, e quindi Pechino, Shanghai, Guangzhou e Chongqing.
Gli appuntamenti sono finalizzati a ristabilire le connessioni con l’industria cinese del turismo in una fase particolarmente strategica in cui le imprese cinesi che si occupano di outbound stanno strutturando nuovi prodotti in linea con le tendenze emerse dal periodo post-pandemico, e cercano dunque relazioni con partner internazionali. E proprio per favorire l’incontro tra le imprese dei due Paesi, Enit ha sviluppato un’apposita piattaforma B2B su WeChat, la principale applicazione digitale cinese, e l’ha lanciata proprio in occasione del roadshow, raccogliendo un elevato numero di iscrizioni da parte dei buyer cinesi che hanno partecipato alle prime due tappe di Pechino e Shanghai.
«La riapertura dei confini cinesi ai viaggi internazionali costituisce un’opportunità irrinunciabile per le destinazioni e le imprese italiane – ha commentato Jelinic – Il ritorno dei turisti cinesi nelle nostre città è già iniziato e si attende un primo picco di arrivi già a partire dalla Golden Week di ottobre, la festa nazionale. In questa fase di ripartenza, l’intermediazione cinese si sta riorganizzando per affrontare le sfide poste da un contesto globale molto diverso rispetto al 2019 e i cambiamenti nelle preferenze di viaggio dei potenziali clienti».
Enit, che ha due sedi in Cina, a Pechino e Shanghai, lavora in vista del 2024, «anno che riteniamo poter rappresentare il momento in cui i flussi dalla Cina torneranno ai livelli del 2019, quando l’Italia era prima destinazione per numero di turisti cinesi in Europa, e forse li supereranno. Abbiamo dedicato tempo e risorse per analizzare l’evoluzione del mercato e abbiamo registrato un grande desiderio di Italia e di tutto ciò che nell’immaginario dei cittadini cinesi il nostro Paese rappresenta: arte, cultura, bellezza, buon cibo e creatività. Enit vuole accompagnare le imprese italiane per ridurre la complessità di un mercato così distante ma strategico», ha concluso l’ad.