Cauto ottimismo. Quest’anno secondo i dati di Federalberghi per la Befana gli italiani torneranno a viaggiare. Tanto che il presidente, Bernabò Bocca parla di risveglio dalla crisi: «Le previsioni sul movimento turistico per il 6 gennaio, mostrano un Paese che torna a essere prudentemente ottimista. Sembra che gli italiani si stiano risvegliando da una sorta di stasi, mettendo tra le priorità il progetto-viaggio, principalmente in Italia e per un periodo di tempo economicamente sostenibile».
Circa 2 milioni e 662mila italiani, il 10,7% in più rispetto allo scorso anno, saranno in movimento durante il fine settimana della Befana. Secondo l’indagine realizzata da Federalberghi con il supporto dell’istituto Acs Marketing Solutions, nel 95,2% dei casi la destinazione prescelta sarà l’Italia, mentre per il restante 4,8% verranno privilegiate mete estere.
Tra i vacanzieri, 1 milione 455mila si metterà in movimento solo per l’Epifania, 367mila sono già in viaggio da Capodanno e ben 840mila hanno optato per la vacanza “lunga”, da Natale alla Befana. Per coloro che faranno vacanza solo in occasione del 6 gennaio, la durata media si assesterà sulle 3,1 notti, con una spesa media pro capite (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti) di 397 euro, di cui 387 euro per chi rimarrà in Italia e 594 euro per chi sceglierà l’estero. Il giro di affari si attesterà sui 577 milioni di euro (contro i 437 della Befana 2017, con un incremento del +32%).
L’alloggio preferito sarà la casa di parenti o amici nel 32,7% dei casi (36,7% lo scorso anno), seguito dall’albergo con il 26,1% (rispetto al 20,1% del 2017). Moltissimi italiani (il 47,9%, contro il 28,3% dello scorso anno) hanno prenotato o intendono prenotare la vacanza utilizzando il sito internet dell’albergo o contattando la struttura tramite telefono o email (45,2% vs 12,8%). La prenotazione diretta piace sempre di più anche perché può consentire di ottenere soluzioni tagliate su misura e condizioni più vantaggiose.
«Stiamo assistendo all’espressione di un nuovo impulso – aggiunge Bocca – che contribuisce a far superare il timore dell’incognita di spesa cui solitamente si va incontro in occasione di un soggiorno fuori casa. Lo scenario che si è configurato conferma il trend di crescita registrato a Natale e Capodanno – prosegue il presidente di Federalberghi – il giro di affari previsto tocca i 577 milioni di euro, con un incremento consistente rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Con questo non possiamo dire che la crisi sia totalmente alle spalle, ma senza dubbio si evidenzia l’approccio più fiducioso dell’italiano in viaggio per le festività».
L’indagine rileva anche le cause per cui altri italiani hanno deciso di restare a casa. Come di consueto, la motivazione economica è la più consistente e ha interessato il 45,2% degli intervistati, percentuale comunque in calo rispetto allo scorso anno quando si assestò sul 51,1%. C’è anche chi è rimasto a casa per motivi di salute, il 21,4%, per cause familiari, il 18,1% e impegni di lavoro, il 14,3%. Mentre un 13,1% ha deciso di regalarsi una vacanza in un altro periodo.