Eppure il travel vola in Borsa: l’altra faccia di Omicron
Buone notizie finalmente? Inizia così un articolo del giornale francese lechotouristique.com, nonostante i circa 300mila contagi al giorno del Paese d’Oltralpe. Nonostante l’avanzata della quarta ondata, infatti, ci sono alcuni “segnali positivi che i professionisti del turismo apprezzeranno senza dubbio”, si legge. Martedì mattina, l’industria aerea è infatti decollata alla Borsa di Londra per la prima sessione dell’anno.
Iag, società madre di British Airways e Iberia, ha registrato un balzo in avanti di oltre il 10%. In risalita anche easyJet con +7,30% e il Gruppo industriale Rolls-Royce, specializzato in motori aeronautici, che ha guadagnato il 3,96%. Oltre all’aeronautica commerciale, bene (incredibilmente, visto il momento) anche il settore viaggi e crociere con Carnival che ha recuperato l’8,40% e Tui il 6,83%.
Come si conciliano questi dati con il dilagare della nuova variante? «Nonostante il continuo aumento dei casi di Omicron, c’è una crescente convinzione che il virus mutato – anche se più trasmissibile – sia meno fatale, specialmente per le persone vaccinate con tre dosi», ha affermato Richard Hunter, analista di Interactive Investors.
«L’impatto della variante sulla ripresa economica globale – ha aggiunto – potrebbe rivelarsi meno dannoso di quanto si temeva in precedenza».
Secondo alcuni esperti, il Covid si appresta a diventare un virus comune con la sua estrema contagiosità che potrebbe portare a una maggiore immunità. In Danimarca, il capo epidemiologo del National Serum Institute, ha addirittura annunciato «la fine della pandemia tra due mesi» e il ritorno presto alla vita normale.
Grandi, invece, le incognite legate ai complessi meccanismi di quarantene e tracciamento a mezzo tamponi, che restano ad oggi uno dei grossi limiti del ritorno al viaggio.