«Vogliamo essere una compagnia trasparente e onesta, oltre che essere apprezzati per la nostra professionalità». Si presenta così Ernest Airlines alla conferenza stampa all’aeroporto di Bergamo in occasione della presentazione del nuovo collegamento diretto con la città di Lviv in Ucraina, in programma a partire dal 20 ottobre prossimo, con frequenza bisettimanale (venerdì e domenica) e l’aggiunta di un ulteriore volo, di martedì, a dicembre.
E la scelta di puntare su questa tratta non è casuale. «Abbiamo studiato il traffico etnico, che è in costante crescita, cercando di intercettare le esigenze di mobilità degli stranieri che vivono e lavorano in Italia – ha precisato Alfredo Sostero, accounting manager di Ernest Airlines – ma con un pil in aumento, l’Ucraina ha le potenzialità di diventare presto anche una destinazione leisure».
Ernest Airlines opera da Bergamo anche il volo diretto con Tirana, in Albania. Entro la fine dell’anno la compagnia prevede di trasportare più di 15mila passeggeri per un totale di 116 voli nel solo mercato Italia-Ucraina, mentre nel 2018 l’obiettivo è di 210mila per un totale di 1608 voli, da gennaio a dicembre. Tra i piani di Ernest Airlines, compagnia nata nel 2015 da una partnership tra investitori svedesi e italiani, c’è inoltre l’ampliamento dell’attuale flotta, oggi composta da un Airbus A319 e un A320. Saranno infatti tre gli aeromobili che il vettore riceverà il prossimo anno con l’obiettivo di consolidare la propria presenza sul mercato albanese e rafforzare la presenza in Ucraina, andando a coprire altre destinazioni.
«Stiamo valutando anche altri mercati, sempre con una logica di traffico etnico», ha affermato Ilza Xhelo, direttore commerciale di Ernest Airlines. Oggi l’80% circa della distribuzione di Ernest Airlines avviene attraverso la vendita diretta, seguita dalla presenza sulle principali Olta. «Ma conosciamo l’importanza del canale trade, che oggi copre circa un 15%. L’agente di viaggi è in grado di veicolare il nostro prodotto e i nostri servizi di bordo, quindi è fondamentale la sua testimonianza. Inoltre, garantiamo commissioni dal 3% al 5%, fino all’8% in caso di travel partner».
Viene da chiedersi che cosa abbia spinto degli imprenditori svedesi a investire nel mercato aereo italiano. «C’era un vuoto da colmare in questo settore ed Ernest Airlines si è presentata con un progetto accattivante, ma in modo ragionato e ha deciso di operare solo dove era sostenibile», ha sottolineato Sostero. Un’ultima precisazione, in tema di dipendenti e contratti: «Ernest Airlines pagherà le tasse in Italia, Paese in cui sono sottoscritti i contratti di lavoro».