Essenza Fiandre, ente e tour operator italiani a confronto
L’appuntamento di formazione e workshop di Visit Flanders con il trade italiano torna con un nuovo titolo, Essenza Fiandre, con due incontri, uno a Vicenza, lo scorso 30 ottobre, e uno a Milano, lo scorso 6 novembre. Un format innovativo, giunto alla sua terza edizione, che mette al centro la condivisione e lo scambio di progetti, opinioni e punti di vista tra l’Ente e i principali tour operator italiani.
Al centro dell’evento lo speech di Laura Rolle, co-founder e direttrice di ricerca di Blue Eggs, specializzata nell’analisi e applicazione dei Deep Trendsä di consumo, che ha fornito fonti di ispirazione per gli operatori del settore presenti. Inoltre, sulla base delle ricerche presentate, l’Ente del Turismo delle Fiandre ha sviluppato programmi di viaggio ad hoc e in linea con le tendenze raccontate.
«Per Visit Flanders abbiamo suggerito tre tendenze – ha detto la ricercatrice – Sub-limen, per dare valore ai confini e ai limiti, Rituals & Rules, per mettere in evidenza abitudini locali che possono essere vissute anche dai viaggiatori, e Only Human? – sì, con il punto di domanda – per risaltare il valore aggiunto generato dagli individui, dagli abitanti di un determinato luogo».
TRA ITINERARI INEDITI E “GIORNATE PERFETTE”
Due i punti messi in evidenza: da un lato tutto il potenziale dei nuovi quartieri e dei dintorni delle città, con un focus in particolare su Anversa, Bruges e Bruxelles in linea con il Deep Trendä Sub-limen e dall’altro, la ricetta per una “giornata perfetta nelle Fiandre”, basandosi regole e rituali socialmente condivisi per entrare in stretto contatto con la cultura local, ispirandosi al Deep Trendä, Rituals & Rules.
A questo si aggiunge un altro spunto che, secondo Rolle, “potrebbe trattarsi di una tendenza a lungo raggio, ovvero per i prossimi cinque anni” che mette al centro appunto gli umani, ma non solo. Con il titolo Only Human?, questo Deep Trendä è stato accolto con entusiasmo da Visit Flanders che l’ha fatto diventare un pilastro della propria strategia di marketing e di comunicazione con l’obiettivo di passare dalla quantità alla qualità dei visitatori e di creare valore per tutti i soggetti coinvolti. «Spostare il piano dall’attrazione alla connessione è l’obiettivo primario dell’Ente per diventare una “Flourishing Destination”», ha detto Giovanna Sainaghi, direttrice di Visit Flanders.
RISCOPRIRE, RIVALUTARE E CONDIVIDERE
Una visione in essere già da un po’ per l’Ente e che si traduce in progetti concreti come, per esempio, la riconversione di alcuni siti come l’Abbazia Santa Godeleva a Bruges – la cui apertura è prevista per il 2027 – o il castello di Rubens a nord di Bruxelles, selezionato come sede delle Stories Unfold, un progetto che prevede di svelare le antiche leggende intorno ai castelli fiamminghi.
Confermati poi i punti fondamentali della promozione turistica, ovvero la cultura del ciclismo (con nove itinerari dedicati) quella della birra artigianale (patrimonio culturale immateriale dell’umanità dal 2016 e con un percorso studiato in s15 tappe) e della gastronomia, il valore della natura e delle esperienze outdoor e tutto il patrimonio culturale e artistico, dai Maestri Fiamminghi, ai musei d’arte moderna, ai tanti siti Unesco, ai villaggi rurali, he rendono le Fiandre uniche.
Il suggerimento «è di dare il più possibile valore ai luoghi meno battuti», ha detto Mayra Caroppo Venturini, travel trade manager per l’Italia, «e a trattare le città d’arte come mete per short break di 48 ore con itinerari che mettano in luce zone e quartieri della città anche periferici, raccontandone i cambiamenti e tutte le bellezze, come ad esempio, per la periferia di Anversa».