La voglia di uscire di casa e di viaggiare, tra gli italiani, è talmente forte che il “bene vacanza” prevarrà su altri consumi. Ne è convinto Daniele Ferretti, ricercatore dell’area consumer-mercati privati e istituzioni del Censis.
«Veniamo da un biennio molto particolare, con divieti alla mobilità e restrizioni che hanno impattato sugli stili di vita e sui consumi. E superata la fase emergenziale del Covid è arrivata la guerra – ricorda – Per effetto di tutto ciò, è forte la voglia di vivere. C’è un grande desiderio di uscire di casa, di viaggiare. E se è vero che l’inflazione pesa, che si registrano forti rialzi dei prezzi e il potere di acquisto degli italiani si sta erodendo, è altrettanto plausibile che questa estate il “bene vacanza” venga preferito ad altri consumi. Il resto poi si vedrà».
Riguardo alle scelte dei consumi turistici, Ferretti è abbastanza cauto: «Probabilmente vivremo una situazione ibrida. Le mete estere che ci sono state negate finora verranno scelte da molti italiani, ma è anche vero che in questo biennio l’italiano ha riscoperto la “sua” Italia privilegiando il turismo di prossimità rispetto a viaggi lunghi, anche per questioni di budget.
Poi c’è l’accelerazione digitale, un fenomeno che si traduce in maggiore libertà di scelta, con più opzioni e un potere decisionale più forte. Una tendenza che sta amplificando la capacità di decidere e consumare in modo sempre più personalizzato», conclude il ricercatore.