Seconda edizione del Barometro delle strutture ricettive europee “Estate 2023” da Booking e Statista. Sotto studio – il report completo sarà pubblicato integralmente nei prossimi giorni – un settore responsabile di oltre 22 milioni di posti di lavoro nell’Unione europea e di 1,3 trilioni di euro (ossia il 9,5%) dell’economia del blocco.
Secondo il Barometro l’anno in corso porterà al fatturato più elevato di sempre secondo il 46% degli albergatori europei e il 41% degli italiani.
Dopo gli ultimi anni turbolenti, tra Covid, conflitti geopolitici e inflazione, la maggior parte degli albergatori tira un sospiro di sollievo e vede i tempi più recenti sotto una luce positiva. In Austria, per ogni struttura ricettiva che ha valutato come scarsi gli sviluppi degli ultimi sei mesi, ce ne sono state 81 che li hanno ritenuti buoni o molto buoni. Anche nei Paesi con un giudizio più basso, come Francia e Grecia, l’entusiasmo ha messo in ombra il pessimismo con un rapporto di sei a uno.
Esistono tuttavia delle disparità: se Spagna, Portogallo, Austria e Paesi nordici sono più ottimisti sulla situazione attuale e sulle prospettive future, le valutazioni di Francia, Italia e Grecia hanno toni più contenuti.
Nel valutare i prossimi sei mesi, una struttura turistica su due in Europa si esprime positivamente, un terzo è neutrale e solo una su dieci è pessimista. Gli albergatori portoghesi sono i più ottimisti sul futuro: hanno registrato una delle più forti crescite nell’occupazione e nelle tariffe delle camere.
La Spagna e la Grecia hanno espresso le prospettive di guadagno più ottimistiche, in linea con la loro popolarità tra i vacanzieri estivi. Gli stabilimenti balneari, in modo particolare, si aspettano che il 2023 sarà un anno da record. Non a caso, il 57% delle strutture ricettive vede il maggiore desiderio di viaggiare come un’importante opportunità commerciale.
Per concludere, negli ultimi sei mesi i tassi di occupazione e le tariffe delle camere sono aumentati per la maggior parte delle strutture ricettive europee (60%).