Estate 2023, osservatorio Touring Club: meta top il Trentino
L’Italia si conferma la destinazione di viaggio preferita per le vacanze estive 2023. Il 69% degli italiani infatti sceglie di fare vacanza all’interno dei confini nazionali, concentrandosi per il 50% nel mese di agosto, come conferma una ricerca condotta dal Centro studi del Touring Club Italiano su un campione composto da oltre 300mila persone appartenenti alla community del Tci.
Le regioni più frequentate sono state Trentino Alto Adige (15%), Puglia (12%), Sardegna (10%) e Toscana (9%). Chi invece ha scelto l’estero (31%), ha viaggiato soprattutto in Europa (26%), complice probabilmente anche il caro voli.
Il mare rimane la meta preferita per il 42% anche nell’estate 2023, al secondo posto la montagna (19%) in lieve crescita rispetto al 2022. I borghi, l’entroterra e le città d’arte si confermano come scelta e sono in leggera crescita, rispetto ai dati pre Covid.
Per quanto riguarda le strutture ricettive, hotel e villaggi restano la tipologia preferita (44%), in linea con lo scorso anno, ma ancora distanti dai livelli pre-pandemia. Crescono complessivamente gli appartamenti in affitto, sia rispetto al post Covid, sia rispetto al 2019.
Riguardo ai mezzi scelti per raggiungere la destinazione, l’auto, complice il peso ancora forte del turismo domestico e in parte anche di prossimità, è la protagonista (54%) dell’estate 2023, l’aereo con il 22% non raggiunge i valori pre Covid (33%).
Il rincaro dei prezzi in generale ha ovviamente avuto ripercussioni anche sul viaggio, il 50% del campione intervistato (in aumento rispetto al 45% del 2022) si è imposto per le vacanze appena finite di contenere le spese di viaggio, pur di non rinunciare a partire optando per soluzioni ricettive e di trasporto più economiche (57), per la riduzione della durata del viaggio rispetto a quella desiderata (31%), oppure evitando il mese di agosto (27%).
Infine, un tema che con la ripartenza del turismo sta tornando d’attualità: l’overtourism; solo per il 26% l’estate 2023 è stata più affollata rispetto a quella dello scorso anno: probabilmente il mancato “tutto esaurito” – atteso a inizio stagione – ha in qualche modo scongiurato situazioni di forte congestione.